Covid-19, casi in lieve aumento in Italia: situazione stabile negli ospedali e focus sulla Calabria
In Calabria casi contenuti e ospedali stabili, ma cresce l’attenzione sulle nuove varianti

Secondo l’ultimo report settimanale dell’Istituto Superiore di Sanità (Iss), l’incidenza dei nuovi casi di infezione da SarsCoV2 in Italia è in “lieve aumento”. Nel periodo dal 4 al 10 settembre 2025 sono stati registrati 5 casi per 100.000 abitanti, un incremento rispetto alla settimana precedente, quando l’incidenza era di 3 casi per 100.000. Nonostante questo rialzo, la pressione sugli ospedali resta contenuta: l’occupazione dei posti letto in area medica è stabile all’1,3% (802 ricoverati), mentre quella in terapia intensiva si attesta allo 0,3% (29 ricoverati), senza variazioni rispetto alla settimana precedente. I dati confermano dunque una diffusione più ampia del virus, ma non accompagnata da un impatto clinico significativo.
A livello epidemiologico, la fascia d’età maggiormente colpita è quella degli over 80, in particolare tra i 80-89 e gli ultra novantenni, con un’età mediana alla diagnosi di 62 anni. L’Iss sottolinea come i tassi di ospedalizzazione e mortalità continuino a concentrarsi nelle fasce più anziane e fragili della popolazione. Per quanto riguarda le varianti, il lignaggio JN.1 e i suoi sottotipi rimangono predominanti, in linea con quanto osservato a livello internazionale. Tuttavia, i primi dati relativi al mese di agosto 2025 indicano la crescita della variante XFG, attualmente sotto monitoraggio per la sua diffusione crescente su scala globale.
Calabria e Regioni del Sud: andamento dei casi e impatto locale
Anche in Calabria, così come nel resto del Mezzogiorno, si registra un leggero aumento dei casi diagnosticati, pur mantenendo livelli bassi rispetto alla media nazionale. Le autorità sanitarie regionali evidenziano come la crescita non stia incidendo in maniera rilevante sull’occupazione dei reparti ospedalieri, che rimane ampiamente sotto la soglia di allerta. La Regione, tuttavia, mantiene alta la guardia soprattutto nelle strutture che accolgono soggetti fragili e anziani, le categorie più esposte alle complicanze del virus.
Nei presidi ospedalieri calabresi non si segnalano, al momento, criticità rilevanti. Le campagne di sensibilizzazione attivate dalle aziende sanitarie locali puntano a ribadire l’importanza delle misure preventive nei contesti comunitari, soprattutto in vista dell’autunno e della stagione influenzale, quando i virus respiratori tendono a circolare con maggiore intensità. Particolare attenzione viene riservata anche ai lavoratori della sanità e delle strutture socioassistenziali, che restano in prima linea nella gestione dei casi e nella protezione delle persone più vulnerabili.
Uno sguardo al futuro: monitoraggio e prevenzione restano fondamentali
Il quadro epidemiologico italiano e calabrese, pur sotto controllo, mette in luce la necessità di mantenere un monitoraggio costante e di investire sulla prevenzione. Gli esperti dell’Iss ricordano che la vaccinazione anti-Covid continua a rappresentare lo strumento più efficace per ridurre il rischio di forme gravi, soprattutto per gli anziani e i soggetti con patologie croniche. Parallelamente, resta utile promuovere comportamenti responsabili, come l’attenzione all’igiene delle mani, la ventilazione degli ambienti e l’uso di mascherine in presenza di sintomi respiratori.
In Calabria, dove i servizi sanitari sono già sottoposti a un carico strutturale elevato, evitare nuove ondate significative diventa una priorità strategica. Per questo la Regione segue con attenzione gli sviluppi legati alla variante XFG e alla sua eventuale capacità di diffondersi con maggiore rapidità. L’obiettivo condiviso è duplice: preservare la stabilità del sistema sanitario e al contempo tutelare la salute delle comunità locali, garantendo cure tempestive e sicure per tutti i cittadini.