San Giovanni in Fiore inaugura la Fiera tradizionale: tra storia, commercio e turismo esperienziale
Fino al 28 agosto migliaia di visitatori animeranno l’ingresso sud della città silana

È stata inaugurata la Fiera tradizionale di San Giovanni in Fiore, evento che fino a giovedì 28 agosto trasformerà l’area dell’ingresso sud della città, lungo la Statale 107, in un grande mercato a cielo aperto. Un appuntamento che affonda le radici nella storia agricola e contadina della comunità, capace di resistere alle trasformazioni imposte dalla modernità e di richiamare ogni anno migliaia di persone.
Le parole della sindaca Succurro
«Abbiamo inaugurato la Fiera tradizionale – ha dichiarato la sindaca Rosaria Succurro – che tanto sta a cuore ai sangiovannesi, ai cittadini dei paesi limitrofi e dell’intero comprensorio. Anche grazie a questa Fiera, San Giovanni in Fiore si conferma baricentrica sul piano commerciale e sempre più attrattiva. È un’attrazione importante che scandisce la fine di agosto, ha una storia indimenticabile e si ripropone ogni anno».
La sindaca, insieme all’amministrazione comunale, ha percorso le strade del mercato, salutato gli ambulanti e incontrato i cittadini e i tanti visitatori presenti, in un clima di festa e partecipazione.
Cultura e turismo attorno all’Abbazia florense
La Fiera rappresenta anche un’occasione per riscoprire i luoghi simbolo della città. In particolare l’Abbazia florense, recentemente restaurata e arricchita da un nuovo impianto di illuminazione artistica, che ne valorizza l’imponenza architettonica e la rende candidata al riconoscimento Unesco. Un monumento che, insieme alla Fiera, rafforza il legame tra la memoria storica e l’identità contemporanea del territorio.
San Giovanni in Fiore e la Sila delle esperienze
La manifestazione è anche un invito a vivere il territorio della Sila con un approccio esperienziale. «Questa Fiera è un pretesto per venire a respirare aria pura e vivere un turismo delle esperienze a San Giovanni in Fiore, capitale della Sila – ha concluso la sindaca – e a Lorica, Perla dello stesso altopiano». Così l’evento si conferma non solo come mercato tradizionale, ma come occasione di rilancio culturale e turistico per l’intero comprensorio silano.