La Calabria protagonista all’Assemblea europea AKIS: innovazione agricola e nuove alleanze
La Regione debutta a Helsinki tra i leader europei dell’innovazione in agricoltura, presentando progetti su AI, filiere sostenibili e formazione. Gallo: «Strategico il dialogo con l’Europa»

La Calabria ha partecipato, per la prima volta, alla quinta Assemblea della rete europea AKIS - Agricultural Knowledge and Innovation Systems - tenutasi nei giorni scorsi a Helsinki. L’evento ha rappresentato un importante momento di confronto per i Paesi membri dell’Unione Europea sui temi dell’innovazione in agricoltura, coinvolgendo delegazioni istituzionali e accademiche, con la presenza dei vertici della Direzione generale Agricoltura (Dg Agri) della Commissione Europea. L’Italia è stata rappresentata da Calabria, Veneto ed Emilia-Romagna, le cui delegazioni hanno condiviso buone pratiche e progetti innovativi in ambito agricolo.
Progetti innovativi dalla Calabria
Nel corso dell’assemblea, la delegazione calabrese ha presentato alcune esperienze territoriali significative, incentrate su agricoltura di precisione, intelligenza artificiale applicata alle coltivazioni, sviluppo delle filiere agroalimentari e formazione continua per gli operatori agricoli. Temi che rispecchiano la crescente vocazione innovativa della regione nel settore primario. L’assessore regionale all’Agricoltura, Gianluca Gallo, ha sottolineato l’importanza di questo debutto europeo, ribadendo la volontà della Regione di valorizzare il proprio impegno nel favorire il trasferimento tecnologico e rendere l’agricoltura calabrese sempre più competitiva e sostenibile.
Verso nuove collaborazioni europee
La partecipazione calabrese all’incontro di Helsinki ha permesso di rafforzare i legami con altre realtà agricole europee e di gettare le basi per future collaborazioni all’interno della rete AKIS. In linea con quanto emerso dal confronto, la Calabria intende consolidare il dialogo tra enti pubblici, università, centri di ricerca e imprese agricole. L’obiettivo è incentivare una partecipazione strutturata alle reti europee dell’innovazione, per sviluppare politiche regionali all’avanguardia, capaci di coniugare sostenibilità, tecnologia e valorizzazione del capitale umano locale.