Il Comune di Bisignano incontra il Prof. Angelo Rosa: visione e impegno per il rilancio del territorio
Dalla guida del Consorzio del Fico Essiccato del Cosentino al riconoscimento DOP dei “Fichi di Cosenza”

Nell'ambito di un incontro avvenuto nel comune di Bisignano, accolto dal primo cittadino e dalla Giunta, il Prof. Angelo Rosa ha condiviso la sua esperienza e il suo impegno nella valorizzazione del territorio cosentino. Figura di spicco nel panorama politico e agroalimentare della Calabria, Rosa ha ricoperto il ruolo di sindaco del Comune di Bisignano negli anni ’90 e successivamente quello di presidente del Consorzio del Fico Essiccato del Cosentino, fondato nel 2003. Il Consorzio, nato dalla collaborazione tra imprese locali dedite alla produzione e trasformazione dei fichi, ha avuto un ruolo centrale nell’ottenere il riconoscimento DOP per i “Fichi di Cosenza”, trasformando un prodotto tradizionale in simbolo di qualità e identità territoriale.
Il valore della filiera del fico Dottato
Al centro del confronto con il Prof. Rosa, la filiera del fico Dottato e il modello virtuoso di sviluppo socio-economico dell’area rurale del cosentino. Grazie all’impiego integrato di strumenti di politica di sviluppo, è stato possibile costruire una filiera strutturata e recuperare un prodotto storico, fortemente radicato nella cultura locale. Questo processo ha generato benefici su più fronti: crescita economica, sostenibilità ambientale, valorizzazione del paesaggio e rafforzamento dell’identità culturale. Un esempio concreto di come l'agricoltura possa diventare motore di rigenerazione territoriale.
Riconoscimenti e prospettive future
Il Prof. Rosa è stato protagonista attivo di questo percorso, distinguendosi per visione strategica e capacità di aggregazione. Il suo impegno è stato recentemente riconosciuto con la nomina a membro dell’Accademia dei Georgofili, prestigiosa istituzione dedicata alle scienze agrarie, forestali e ambientali. L’incontro ha rappresentato anche un’importante occasione di scambio di idee e proposte, contribuendo ad alimentare nuove riflessioni sulle prospettive di sviluppo sostenibile e sull’importanza di valorizzare il patrimonio agroalimentare locale.