In scena al Teatro “A. Rendano”
Mio cognato Mastrovaknic

Uccio e Mastrovaknic: un’amicizia nata tra le baracche di Ferramonti


Nel 1943, nel campo di internamento di Ferramonti, Uccio, un giovane fabbro locale, si ritrova per errore rinchiuso nella baracca degli omosessuali, un gruppo perseguitato dall’ideologia del tempo. La sua preoccupazione maggiore non è solo la prigionia, ma il rischio di calunnie che possano compromettere la sua reputazione nel paese.

Mio cognato Mastrovaknic

Un incontro-scontro che sfocia nella collaborazione


Nella baracca, Uccio incontra Mastrovaknic, un professore polacco dichiaratamente omosessuale. All’inizio, la convivenza è tutt’altro che semplice: differenze culturali e pregiudizi alimentano uno scontro continuo. Tuttavia, il progetto di una fuga condivisa diventa l’occasione per abbattere le barriere tra i due, trasformando il conflitto in un rapporto di reciproca comprensione e amicizia.

“Mio cognato Mastrovaknic”: una storia di resistenza


Questa intensa vicenda è il fulcro dello spettacolo teatrale “Mio cognato Mastrovaknic”, in scena al Teatro “A. Rendano” di Cosenza, in una rappresentazione dedicata agli studenti. Il testo, scritto da Ciro Lenti con ironia e profondità, esplora fobie e pregiudizi popolari, intrecciandoli con il contesto storico drammatico dell’epoca.

Attori e produzione di eccellenza


Paolo Mauro e Marco Tiesi interpretano con straordinaria abilità Mastrovaknic e Uccio, guidati dalla regia di Lindo Nudo. La compagnia Teatro Rossosimona cura la produzione, con costumi di Rita Zangari e direzione tecnica di Jacopo Andrea Caruso.

Il Teatro fa scuola: un progetto formativo

Lo spettacolo rientra nella rassegna “Il Teatro fa scuola”, un’iniziativa culturale di grande rilievo promossa da L’Altro Teatro, sotto la guida di Gianluigi Fabiano e Giuseppe Citrigno. La rassegna si propone di avvicinare il mondo dell’istruzione al teatro, offrendo agli studenti un’esperienza formativa che coniuga intrattenimento e riflessione su temi storici e sociali. Il progetto beneficia del sostegno dell’amministrazione comunale di Cosenza, che ha riconosciuto il valore educativo dell’iniziativa, e si avvale del co-finanziamento della Regione Calabria nell’ambito del Piano di Sviluppo e Coesione.