Il Ponte sullo Stretto di Messina, dopo decenni di dibattiti e rinvii, entra concretamente nella fase operativa. Il Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica (Mase) ha dato il via libera definitivo al progetto, aprendo la strada all’avvio dei cantieri previsto per l’estate 2025. L’opera, che collegherà Sicilia e Calabria con una campata sospesa di 3,3 km, sarà la più lunga al mondo nel suo genere e rientra nel corridoio europeo Ten-T.

Un investimento miliardario e migliaia di posti di lavoro

Il costo complessivo dell’infrastruttura è stimato in 13,5 miliardi di euro, già interamente finanziati attraverso fondi statali e risorse dedicate allo sviluppo del Sud. Secondo le stime ufficiali, il ponte potrebbe generare un impatto economico di oltre 23 miliardi di euro e creare circa 36.700 posti di lavoro stabili durante la fase di costruzione.

Salvini accelera, ma scoppia la polemica

Il ministro delle Infrastrutture Matteo Salvini ha definito l’opera una “rivoluzione positiva” per il Mezzogiorno e ha annunciato che, superati gli ultimi passaggi tecnici, i lavori partiranno entro l’estate. Tuttavia, le sue dichiarazioni hanno suscitato polemiche, soprattutto riguardo ai controlli antimafia.

Il nodo legalità: il Quirinale blocca le deroghe

Salvini ha proposto di accentrare le verifiche antimafia sotto il Viminale, come avvenuto per il ponte Morandi e le Olimpiadi Milano-Cortina. Questa proposta è stata però respinta dal Quirinale, che ha sottolineato la necessità di rispettare le norme vigenti del Codice antimafia. Le opposizioni, in particolare il Movimento 5 Stelle, hanno criticato il ministro per aver distolto fondi destinati alla manutenzione stradale per finanziare il ponte, definendolo un progetto ossessivo e potenzialmente irrealizzabile.

Una sfida che divide ma avanza

Nonostante le tensioni politiche, il progetto ha ottenuto l’approvazione del Comitato interministeriale per la programmazione economica e lo sviluppo sostenibile (Cipess) e della società Stretto di Messina S.p.A., incaricata della realizzazione. Il consorzio Webuild guiderà i lavori, che interesseranno le aree di Villa San Giovanni e Messina, con l’obiettivo di completare l’opera entro il 2032.

Opportunità e incognite del ponte più discusso d’Italia

Il Ponte sullo Stretto rappresenta una sfida ingegneristica e politica di grande portata. Se realizzato nei tempi previsti, potrebbe trasformare radicalmente la mobilità tra Sicilia e continente, offrendo nuove opportunità economiche e logistiche per l’intero Sud Italia. Tuttavia, il successo del progetto dipenderà dalla capacità di gestire le criticità legate alla legalità, alla trasparenza e alla sostenibilità ambientale.