Bruno Di Cello
Bruno Di Cello

Il mese di maggio era iniziato con un omicidio in pieno giorno e termina con un altro efferato fatto di sangue alla luce del sole.

A Lamezia Terme un padre uccide il figlio per disperazione

Il 2 maggio 2025, nel quartiere Marinella di Lamezia Terme, Francesco Di Cello, 64 anni, ex guardia giurata in pensione, ha ucciso il figlio Bruno, 30 anni, con un colpo di pistola al volto. Secondo le ricostruzioni, il gesto è avvenuto al culmine di una lite per motivi economici e familiari. Bruno, aspirante modello, era noto per le continue richieste di denaro ai genitori e per precedenti denunce per estorsione nei loro confronti. Dopo l'omicidio, Francesco Di Cello si è costituito alle autorità, dichiarando di aver agito "per disperazione".

Ieri a Cetraro una esecuzione mafiosa in pieno giorno

Solo ieri, a Cetraro, Giuseppe Corallo, 59 anni, meccanico con precedenti penali, è stato assassinato a colpi di pistola davanti alla sua officina sulla statale 18. Due sicari a bordo di uno scooter hanno esploso sei colpi, colpendolo al torace e uccidendolo sul colpo. Corallo era tornato in libertà nel febbraio precedente dopo aver scontato una pena. Le autorità ipotizzano un regolamento di conti di stampo mafioso. Il neo sindaco di Cetraro, Giuseppe Aieta, ha definito l'omicidio "una escalation criminale senza precedenti".

Una regione in allarme

Questi due omicidi, avvenuti a poche settimane di distanza, evidenziano la complessità e la gravità della situazione in Calabria. Da un lato, le tensioni familiari che sfociano in tragedie; dall'altro, la persistente presenza della criminalità organizzata che continua a seminare terrore. Le istituzioni locali e le forze dell'ordine sono chiamate a intensificare gli sforzi per contrastare questa ondata di violenza e garantire sicurezza ai cittadini.