Operazione della Guardia di Finanza a Crotone contro la ‘ndrangheta nel settore del food e beverage
Tre misure cautelari e sequestri di società, immobili e conti bancari
Nelle prime ore del 10 dicembre, i militari del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Crotone hanno eseguito un’operazione di vasta portata, frutto di un’indagine condotta sotto la direzione della Direzione Distrettuale Antimafia di Catanzaro. Il dispositivo, composto da oltre trenta finanzieri con l’ausilio di unità cinofile, ha dato esecuzione a un’ordinanza di misure cautelari personali e reali nei confronti di tre soggetti ritenuti appartenenti o collegati a un sodalizio criminale di matrice ‘ndranghetista, attivo nella provincia di Crotone ma con ramificazioni in altre aree della Calabria e del territorio nazionale.
Le accuse e i sequestri patrimoniali
Gli indagati sono accusati, a vario titolo, di associazione di tipo mafioso, trasferimento fraudolento di valori, estorsione e illecita concorrenza con minacce o violenza, reati aggravati dalla finalità mafiosa. Il provvedimento del GIP del Tribunale di Catanzaro ha disposto la custodia cautelare in carcere e gli arresti domiciliari, oltre al sequestro preventivo di beni mobili e immobili, ditte individuali, società, autoveicoli, motoveicoli e rapporti bancari. I beni sottoposti a misura cautelare reale, ai sensi degli articoli 321 del codice di procedura penale e 240-bis del codice penale, risultano di valore sproporzionato rispetto ai redditi dichiarati o alle attività economiche svolte dai soggetti coinvolti.
Un sistema di prestanome e intimidazioni nel commercio locale
Le indagini avrebbero portato alla luce un articolato sistema di imprese e prestanome utilizzati per occultare la reale titolarità di attività economiche operanti nel settore del food e beverage, con particolare concentrazione nei locali del lungomare crotonese. Secondo la ricostruzione investigativa, il sodalizio avrebbe adottato condotte tipiche del metodo mafioso, come intimidazioni e minacce volte a mantenere il controllo oligopolistico di un segmento strategico del mercato locale. L’operazione, che si inserisce nel più ampio quadro delle indagini coordinate dalla Procura distrettuale di Catanzaro, rappresenta un nuovo colpo alle infiltrazioni della criminalità organizzata nell’economia legale.
Il ruolo della Guardia di Finanza nella tutela dell’economia legale
Con questa operazione, la Guardia di Finanza conferma il proprio impegno costante nel contrasto alle attività illecite che minano la libera concorrenza e la sicurezza economico-finanziaria del territorio calabrese. Gli investigatori sottolineano che l’inchiesta si trova nella fase delle indagini preliminari e che, fino a sentenza definitiva, per tutti gli indagati vale la presunzione costituzionale di innocenza.