'Ndrangheta, definitive le condanne per le cosche Pesce e Bellocco: pene fino a 20 anni
La Cassazione conferma 19 condanne nel processo "Handover" della Dda di Reggio Calabria

La Corte di Cassazione ha reso definitive le condanne per 19 imputati coinvolti nel processo scaturito dall’inchiesta antimafia "Handover", coordinata dalla Direzione distrettuale antimafia di Reggio Calabria. I supremi giudici hanno rigettato i ricorsi presentati dagli imputati, confermando le sentenze emesse in appello.
Le cosche Pesce e Bellocco nel mirino
Il procedimento ha colpito duramente le cosche Pesce e Bellocco, storici clan operanti a Rosarno, nel cuore della Piana di Gioia Tauro. L’indagine aveva portato a 53 arresti complessivi, svelando un vasto sistema criminale fondato su estorsioni, traffico di droga e controllo delle attività economiche e logistiche nella zona.
I reati contestati
Le accuse a carico degli imputati sono gravissime: associazione mafiosa, detenzione e porto illegale di armi, ricettazione, estorsione, favoreggiamento personale e traffico di stupefacenti, tutti reati aggravati dal metodo mafioso. Le prove raccolte dalla Dda hanno ricostruito l'organizzazione militare ed economica delle cosche, evidenziando la loro influenza nel tessuto sociale e imprenditoriale.
Il controllo sul porto e sulla grande distribuzione
L’inchiesta ha documentato non solo le attività criminali più tradizionali – come le estorsioni e lo spaccio – ma anche l’interesse delle cosche per il controllo del porto di Gioia Tauro e l’infiltrazione nel settore della grande distribuzione alimentare. Un vero e proprio monopolio gestito dalle famiglie mafiose, capace di condizionare il mercato e gli appalti pubblici e privati.
Le condanne principali
Tra le pene più pesanti confermate dalla Cassazione ci sono quelle inflitte a Rocco Pesce e Antonino Pesce, entrambi condannati a 20 anni di carcere. Vincenzo Pesce dovrà scontare 16 anni, mentre Giuseppe Cacciola è stato condannato a 11 anni e 4 mesi.
Due rinvii per un nuovo processo
La Suprema Corte ha disposto due rinvii in appello: uno riguarda Antonio Alessi, l’altro Giovanni Battista Cacciola. Per entrambi sarà necessario celebrare un nuovo processo di secondo grado per rivedere nel merito la posizione giudiziaria.
Un colpo alle famiglie di 'ndrangheta
Con la decisione della Cassazione, l’inchiesta "Handover" segna un altro passaggio importante nella lotta alla criminalità organizzata calabrese. Le condanne definitive inflitte a figure apicali delle cosche Pesce e Bellocco rappresentano un colpo significativo a uno dei sistemi criminali più radicati della regione.