Errigo torna a Crotone: “Solo la legge può guarire una ferita lunga un secolo”
Il commissario del SIN conferma l’avvio dei lavori di bonifica, rinnova la fiducia nella Procura e chiede una gestione interna dei rifiuti. Appello al dialogo con istituzioni e cittadini per restituire dignità al territorio

Dopo un periodo di silenzio istituzionale in attesa dell’esito del ricorso al Tar Calabria, il commissario straordinario del SIN di Crotone, Emilio Errigo, è tornato in città per effettuare un sopralluogo nelle aree oggetto di bonifica. Accompagnato dai militari specializzati dell’Arma dei Carabinieri, Errigo ha potuto constatare l’avvio dei lavori in sicurezza da parte dei soggetti obbligati. “La bonifica non è un concetto astratto – ha affermato – ma un insieme di azioni concrete, guidate dalla legge e dalla tutela della salute pubblica”.
Tra giustizia, discariche e scelte strategiche
In attesa della decisione del Tar sull'ordinanza n.1/2025, che impone a Eni Rewind l’uso della discarica di Columbra per i rifiuti pericolosi, Errigo ha ribadito la centralità della gestione interna del problema. “L’export in Svezia riguarda meno del 5% del totale e rischia di essere presto vietato in Europa. L'alternativa estera non può sostituire una soluzione nazionale”, ha spiegato. Il commissario ha anche incontrato il ministro dell’Ambiente Pichetto Fratin per fare il punto sulle iniziative in corso, sottolineando la collaborazione istituzionale con il MASE.
Salute pubblica e collaborazione: “Serve un fronte comune”
Il commissario ha avuto un confronto anche con l’Istituto Superiore di Sanità, chiedendo interventi urgenti per la tutela della salute pubblica nei territori contaminati. “Solo un dialogo cooperativo con tutti gli attori, dagli enti locali ai cittadini, potrà restituire dignità a questa terra”, ha dichiarato. In chiusura, Errigo ha espresso solidarietà al presidente della Regione Calabria, Roberto Occhiuto, coinvolto in un’inchiesta: “Sono certo che saprà chiarire ogni cosa con trasparenza. La sua dedizione al bene comune non è mai venuta meno”.