Borghi montani, pubblicata la graduatoria del bando regionale: 71 Comuni ammessi
La misura “Abita Borghi Montani Calabria” sostiene il ripopolamento delle aree interne con contributi per chi sceglie di vivere e ristrutturare nei piccoli centri. Gallo: «Segnale forte di rinascita per l’anima autentica della regione»

È stata resa nota la graduatoria provvisoria relativa all’Avviso pubblico del Dipartimento Politica della Montagna della Regione Calabria, “Abita Borghi Montani Calabria”. La misura, finalizzata a favorire il ripopolamento e la rigenerazione dei borghi montani, ha visto una partecipazione significativa: sono state presentate 108 domande, di cui 71 risultate ammesse e 37 non ammesse. I Comuni esclusi avranno 30 giorni di tempo, dalla data di pubblicazione, per presentare eventuali richieste di riesame secondo quanto previsto dall’Avviso.
Obiettivo: contrastare lo spopolamento e rilanciare i borghi
«Con questo intervento vogliamo invertire la rotta dello spopolamento e costruire nuove opportunità per i territori più fragili, che rappresentano l’anima autentica della Calabria», ha dichiarato l’assessore regionale Gianluca Gallo. L’adesione numerosa, secondo l’assessore, dimostra una reale volontà di rinascita da parte delle comunità locali e degli enti coinvolti. Il progetto si inserisce in una strategia più ampia che punta su inclusione, sviluppo locale e miglioramento della qualità della vita nelle aree interne e montane.
Un sostegno concreto per chi sceglie di vivere in montagna
Il bando, finanziato attraverso il Fondo per lo Sviluppo delle Montagne Italiane (Fosmit), parte regionale, annualità 2022 e 2023, offre contributi a cittadini italiani e stranieri intenzionati a trasferirsi in Calabria e risiedere stabilmente in uno dei borghi beneficiari. Il sostegno può essere destinato all’acquisto o alla ristrutturazione di un immobile da adibire a prima abitazione. Una misura concreta che mira a rivitalizzare l’economia locale, riattivare il patrimonio edilizio inutilizzato e restituire vitalità a territori spesso dimenticati.