Fridays For Future sezione di Cosenza: "Il paziente è in coma. Stavolta la Calabria rischia di non rialzarsi davvero più"

"File di ambulanze affollano l'ingresso dell'Ospedale di Cosenza al collasso. I posti letto liberi sono terminati da qualche giorno. Nel bel mezzo della terza ondata ci si è pure presi il lusso di smantellare i posti letto dell'Ospedale da campo. Ovviamente non si riaprono gli ospedali chiusi, per esempio quello di Cariati. Non si assume nuovo personale. I malati non covid restano senza assistenza sanitaria". Questa la denuncia del movimento
"La Calabria sta morendo. Accanto alla pandemia sanitaria c'è anche la pandemia sociale. Ci sono piccoli commercianti che entro la fine del mese dovranno ripagare 8000 euro di debiti. Nessun ristoro minimamente sufficiente, nessun reddito. Non si bloccano le utenze nè gli affitti. Chi è rimasto senza lavoro si attacca al...tram, sovraffollato anche quello" continua la missiva del movimento.
Un grido di allarme, quello che vede la Calabria in una situazione disperata a causa del covid-19. Ma il virus ha solo messo ko una terra già profondamente "malnutrita".
"Le istituzioni locali e nazionali devono vivere proprio in una magnifica torre d'avorio insonorizzata perché non sembrano sentire le nostre urla di dolore. Pensano a cose futili. Quando qualche protesta dà loro il prurito ti buttano in zona arancione per un paio di settimane mentre i casi aumentano così i commercianti avranno un contentino. BASTA BASTA BASTA! Ora o mai più! Mettere sotto sopra la Calabria, questo sistema corrotto e mafioso, è diventata questione di sopravvivenza. Noi non vogliamo emigrare!
Eliminare proprio a livello culturale mafia, malaffare, menefreghismo, privilegio e clientelismo. Mettere al loro posto i valori di cura, salute pubblica, democrazia, solidarietà e sano orgoglio" concludono gli attivisti del movimento.