Si è svolta, nella Sala Gullo della Casa delle Culture di Cosenza, la cerimonia di premiazione dell’undicesima edizione di Corti Cosenza, il concorso scolastico dedicato alla scrittura creativa e ai cortometraggi, promosso dalla cooperativa “Teatro in Note” sotto la direzione artistica di Vera Segreti e quella organizzativa di Marianoemi Gervasi. Un’edizione particolarmente partecipata, che ha visto coinvolti diversi istituti superiori della città e della provincia, come il Valentini-Majorana di Castrolibero, l’IIS di Paola, Liceo scientifico E. Fermi - Polo Tecnico Brutium, il Liceo G.B. Scorza e l’ITI Monaco.

La giornata si è aperta con i saluti istituzionali della stessa Vera Segreti, in qualità anche di direttrice della Casa delle Culture, e di Antonietta Cozza, delegata alla cultura del Comune di Cosenza. A impreziosire l’evento, la presenza di importanti ospiti del mondo del cinema e della produzione audiovisiva, in dialogo con studenti e docenti per valorizzare il lavoro creativo svolto durante l’anno.

Il regista Adorisio ispira i giovani talenti

Tra i momenti più attesi e apprezzati, ha spiccato l’intervento del regista Lorenzo Adorisio, presente alla cerimonia. Conosciuto per la sua capacità di fondere linguaggi cinematografici e tematiche complesse, Adorisio ha condiviso con i giovani autori riflessioni sul mestiere del regista, sull’importanza del racconto visivo e sull’urgenza di formare nuovi sguardi in grado di interpretare il presente con autenticità e coraggio. La sua testimonianza, profondamente sentita e partecipata, ha rappresentato un passaggio simbolico del testimone tra il cinema professionale e quello nascente delle nuove generazioni.

Accanto a lui, hanno partecipato Francesca Pecora, vicepresidente di Hidalgo, Fabrizio Nucci, vicepresidente di Confartigianato Cinema e audiovisivo Calabria, a sottolineare la volontà di fare rete tra scuola, cultura e industria creativa, Rosalba Baldino giornalista e docente di Scrittura creativa e Mauro Nigro, regista e docente per la sezione Cortometraggi. Non ha potuto partecipare per un impedimento dell’ultimo minuto Francesca Marchese, presidente di Hidalgo, che ha fatto pervenire un messaggio di saluto alla platea.

Un progetto che cresce anno dopo anno

L’undicesima edizione di Corti Cosenza ha confermato ancora una volta la capacità del progetto di accendere la passione per le arti narrative nei giovani calabresi, offrendo loro strumenti, occasioni e visibilità. La presenza di figure come Adorisio ha dato valore e prospettiva a un’iniziativa che continua a crescere, anno dopo anno, diventando un punto di riferimento per la formazione culturale e artistica nel territorio.
L’edizione 2024-2025 del concorso Corti Cosenza si conferma come un prezioso spazio di espressione per le nuove generazioni, capaci di coniugare immaginazione, emozione e padronanza linguistica. La sezione Scrittura creativa ha regalato, anche quest’anno, narrazioni originali e versi suggestivi, frutto della sensibilità di giovani autori provenienti da vari istituti del territorio. Quest’anno è stata inserita anche la sezione Poesia proprio per aiutare, ancora di più, la creatività e la sensibilità dei ragazzi.

Racconti e poesie che emozionano e sorprendono

Nella sezione racconti, il primo posto è stato assegnato ex aequo a due opere che hanno saputo colpire per intensità e stile. Da un lato, La figlia dei venti, racconto firmato da Claudia De Benedittis, in collaborazione con Elisabetta Naccarato, Sophia Pasqua e Sara Pino dell’Istituto di Scorza, ha catturato la giuria con una narrazione potente e poetica. Dall’altro, Sognando la primavera di Giulia Cascardo, studentessa dell’Istituto di Paola, ha conquistato il cuore dei lettori grazie a una scrittura delicata e sognante.

Secondo posto per Nel silenzio del Bosco, firmato da Pantaleo Liserra del Liceo scientifico E. Fermi - Polo Tecnico Brutium, che si è distinto per la capacità di evocare atmosfere intime e profonde. A chiudere il podio, il racconto Era finalmente arrivata l’estate di Francesco Cofone, proveniente dall’Istituto Monaco, che ha saputo raccontare con vivacità la leggerezza e l’attesa della bella stagione.
Il Premio della Critica per la Prosa poetica è andato a Il gigante di Fallistro, un suggestivo testo firmato da William Mario Pugliese (Liceo scientifico E. Fermi - Polo Tecnico Brutium), che ha saputo fondere realismo e fantasia con uno stile maturo e originale.

La poesia dei giovani dà voce al sentire contemporaneo

Nella sezione poesia, il primo premio è stato conferito a L’ultima danza delle foglie, scritta da Chiara Lenti dell’Istituto Valentini-Majorana. La sua poesia ha emozionato per la capacità di tradurre il ciclo delle stagioni in un linguaggio ricco di immagini e armonia.
Il secondo posto è stato assegnato a Nel silenzio della natura, componimento introspettivo e contemplativo firmato da Loris Magro (Monaco), mentre il terzo premio è andato ad Aloi Fabiana Valentina, dell’Istituto di Paola, con La danza delle stagioni, testo poetico che unisce osservazione della realtà e sensibilità espressiva.

A ricevere il Premio della critica è stato Samuel Commisso (Monaco), autore della poesia La mia natura, che ha saputo affermare con delicatezza e forza il valore della propria identità interiore in rapporto con il mondo esterno.
La qualità dei testi premiati dimostra la vitalità culturale dei giovani partecipanti e l’importanza di iniziative come Corti Cosenza, capaci di valorizzare le capacità espressive e la creatività di studenti e studentesse. Un’edizione che lascia il segno, tra storie sussurrate e parole che vibrano.

I cortometraggi rivelano nuovi sguardi sul mondo

Dopo le emozioni suscitate dalla sezione Scrittura creativa, l’edizione 2024-2025 di Corti Cosenza ha acceso i riflettori anche sul cinema giovane, premiando i migliori cortometraggi realizzati dagli studenti delle scuole superiori della provincia. Un’occasione importante per valorizzare l’uso consapevole del linguaggio audiovisivo come strumento di espressione, riflessione e partecipazione culturale.

A distinguersi è stato il lavoro della classe III C-LSO del Liceo E. Fermi - Polo Tecnico Brutium di Cosenza, con il cortometraggio La naturalezza oltre le maschere, un’opera capace di coniugare sensibilità e capacità tecnica. Il corto affronta il tema dell’identità personale, raccontando con delicatezza il conflitto tra apparenza e autenticità, tra ciò che si mostra e ciò che si è davvero. Un lavoro che ha colpito per maturità narrativa, profondità del messaggio e padronanza del mezzo espressivo.

Molto apprezzato anche Sussurri dal mondo, realizzato dagli studenti dell’I.I.S. “Valentini-Majorana” di Castrolibero, che ha ricevuto il secondo premio. Il cortometraggio ha saputo raccontare con grande impatto visivo e intensità emotiva una visione globale, fatta di tensioni, richieste d’aiuto e voci lontane, che si intrecciano in un filo comune di umanità.

Al terzo posto si è classificato Il respiro della pietra, cortometraggio prodotto dall’I.I.S. “A. Monaco” di Cosenza, un’opera densa di atmosfera, in cui la materia diventa simbolo di memoria, permanenza e trasformazione. Il corto ha saputo evocare riflessioni profonde sull’identità culturale e il rapporto con il tempo, attraverso immagini potenti e suggestive.

Un cenno speciale merita anche il lavoro dal titolo L’inquinamento, presentato dal Liceo Scientifico “G. B. Scorza” di Cosenza, che ha trattato una tematica cruciale per le nuove generazioni con un taglio diretto ed efficace, mostrando grande sensibilità ambientale e una forte vocazione educativa.

Un’edizione intensa e generosa, che guarda al futuro

«È stata un’edizione meravigliosa – dice la direttrice artistica Vera Segreti – Un’edizione particolarmente intensa dove i giovani si sono espressi in una maniera sincera. Un plauso va ai docenti dei corsi: Rosalba Baldino per la Scrittura creativa e Mauro Nigro per i cortometraggi. Grazie al loro lavoro abbiamo realizzato i contenuti che poi sono stati premiati. Un particolare ringraziamento lo voglio rivolgere ad Hidalgo che ci è stata vicina così come Confartigianato Cinema e audiovisivo Calabria. In più un grazie enorme a Lorenzo Adorisio, professionista di grande sensibilità che si è messo a disposizione dei ragazzi».