Allarme sicurezza a Corigliano‑Rossano: una comunità in tensione
Tra roghi, sparatorie e risse, la città lancia un grido d’allarme per richiedere un intervento immediato delle istituzioni e delle forze dell’ordine

Negli ultimi giorni Corigliano‑Rossano è stata colpita da una serie preoccupante di violenze urbane e microcriminalità: un’auto incendiata nella zona della movida a Sant’Angelo, un cadavere di un animale trovato appeso in busta lungo una via cittadina e uno scontro con spari in piena notte sul lungomare di Rossano in cui sono rimaste ferite persone e sono stati effettuati arresti. La sequenza di eventi ha scosso fortemente la popolazione e acceso il dibattito pubblico.
Un’ondata crescente di violenza
Le tensioni sono esplose durante la movida, quando un pestaggio legato alla ‘ndrangheta ha coinvolto due giovani e, in contemporanea, sono stati esplosi più di dieci colpi di arma da fuoco, creando panico tra i passanti. Solo la prontezza delle forze dell’ordine ha evitato conseguenze ben più gravi, ma l’allarme rimane altissimo.
Proteste e richiesta di risposte istituzionali
Il sindaco, dopo essersi confrontato con i comandanti locali, ha chiesto al Prefetto l’apertura immediata di un tavolo di coordinamento per l’ordine pubblico, con l’obiettivo di rafforzare i presidi nelle zone a rischio, identificare i responsabili delle azioni violente e prevenire il ripetersi di gesti intimidatori o criminali che minano la serenità della comunità.
La paura dei cittadini e la perdita di fiducia
L’alternanza tra incendi dolosi, risse violente e colpi di pistola ha creato un clima di insicurezza diffusa. Famiglie, lavoratori e giovani vivono con costante apprensione, temendo che scene di violenza diventino la norma anziché l’eccezione. Le tensioni rischiano di lasciare un segno profondo sulla qualità della vita urbana.
Le sfide delle forze dell’ordine
Polizia e carabinieri hanno intensificato il pattugliamento in luoghi ritenuti sensibili, ma avvertono l’esigenza di un coordinamento più sistematico con le istituzioni, strumenti aggiuntivi e una collaborazione più stretta con il Comune per garantire interventi più efficaci e puntuali.
Una comunità sotto pressione
Corigliano‑Rossano non desidera una militarizzazione cittadina, ma pretende protezione concreta: una risposta reale che vada oltre le parole e che metta in sicurezza spazi pubblici, attività commerciali e quartieri nel segno della legalità e della coesione. Solo così la città potrà riscattare la propria immagine senza legarsi a episodi di violenza.
Una ferita profonda
La serie di scontri, pestaggi, incendi e sparatorie ha aperto una ferita profonda a Corigliano‑Rossano. Serve un impegno collettivo: istituzioni, forze dell’ordine e società civile devono dare una risposta forte e sinergica, con strumenti concreti per prevenire e garantire tranquillità. Solo la sicurezza condivisa può restituire alla città il diritto a una vita serena.