Unical di sera
Unical di sera

Quattromiglia di Rende, cuore pulsante della vita universitaria calabrese, è spesso al centro dell’attenzione per un tema sentito e delicato: la sicurezza degli studenti. Alla domanda se la zona venga percepita come sicura, le risposte sono tutt’altro che univoche. Alcuni ragazzi dichiarano di sentirsi tranquilli, ma molti altri segnalano episodi preoccupanti, soprattutto nelle aree meno frequentate. Tra i racconti più ricorrenti, quello di persone seguite a piedi o a bordo di auto, anche nei pressi degli alloggi universitari. Una studentessa racconta: «Spesso, uscendo dai locali, molte ragazze non si sentono al sicuro, soprattutto se vivono da sole».

Zone critiche e situazioni a rischio

Le segnalazioni raccolte dagli studenti evidenziano una mappa informale delle zone considerate più pericolose. A far paura sono in particolare le aree poco illuminate o isolate. La scorciatoia che da Arcavacata conduce verso via Marconi è indicata da più voci come «non sicura», soprattutto nelle ore serali. Preoccupano anche le segnalazioni su veicoli sospetti, come piccoli camioncini bianchi che stazionerebbero nei pressi di Arcavacata. Anche il Polifunzionale, di sera e durante l’inverno, è spesso percepito come un luogo da evitare, complice il buio e la scarsa presenza di persone.

Un disagio diffuso, soprattutto tra le studentesse

Il disagio maggiore sembra colpire in particolare le studentesse, che raccontano episodi inquietanti: dall’essere seguite, fino a casi di persone che bussano alle porte di notte. La sensazione di insicurezza cresce quando si vive da sole o si torna a casa tardi. Nonostante l’atmosfera vivace che caratterizza la zona universitaria, molti studenti chiedono maggiori controlli, illuminazione più efficace e presidi fissi nei punti ritenuti critici. La sicurezza, ricordano in tanti, è condizione fondamentale per vivere e studiare in modo sereno.