"Dopo anni di diffuse criticità amministrative che hanno interessato il rendiconto regionale, le attività finanziarie e contabili svolte dalla Regione per il 2022 hanno ottenuto il "giudizio di parifica".



La Corte dei Conti della Calabria, pur sottolineando aspetti sui quali la Regione ancora dovrà lavorare, ha evidenziato tra gli aspetti positivi anche un miglioramento del risultato di amministrazione, soprattutto in relazione alla ricognizione e alla definizione del debito in ambito sanitario.

 

È un dato contabile significativo in quanto evidenzia che dopo dodici anni di commissariamento, viene ridata dignità e qualità ad un comparto tra i più strategici e funzionali al benessere e alla salute dei calabresi e su cui il Presidente Occhiuto, nella sua qualità di commissario ad acta, con grande lungimiranza e competenza, si sta spendendo molto.


 

Il giudizio della Corte è molto indicativo in quanto testimonia una Calabria che, in controtendenza con il passato, sta velocizzando l'iter amministrativo finanziario legandolo al completamento dei processi contabili e ai conseguenti risultati in termini di sviluppo e di crescita del contesto regionale.

 

Una Regione che, finalmente, si sta proiettando verso la tanto auspicata 'normalità' che rappresenta la base di quella fiducia e rinnovata credibilità verso le istituzioni di cui hanno bisogno i calabresi, si lega, infatti, a quell'immagine di trasparenza anche amministrativa che contribuisce a veicolare una nuova narrazione della Calabria.


 

Un esito tracciato certamente dalle indubbie capacità di governance del Presidente Occhiuto e raggiunto anche grazie al coordinamento amministrativo del direttore generale De Cello, coadiuvato, nell'indirizzo politico, dall'assessore al ramo Minenna.

 

Andremo avanti con impegno e con determinazione facendo tesoro dei risultati raggiunti e dei suggerimenti della Corte dei Conti; finalizzeremo al meglio le risorse finanziarie, perché la Calabria possa essere sempre di più regione virtuosa e ricca di opportunità per i giovani e meno giovani".

Lo afferma Giusi Princi, vicepresidente della Giunta regionale della Calabria.