“Gente che sa vivere”: alla Mondadori di Piano Lago la musica di Roberto Bozzo diventa esperienza condivisa
L’evento ha richiamato registi, artisti, musicisti e appassionati della canzone d’autore, trasformandosi in un incontro partecipato e profondo, ben oltre la semplice proiezione

Un autobus in corsa, volti familiari, sorrisi autentici, frammenti di vita vera. È questo il cuore pulsante di “Gente che sa vivere”, l’ultimo videoclip del cantautore Roberto Bozzo, presentato nei giorni scorsi presso la Mondadori Bookstore di Piano Lago, luogo ormai riconosciuto come presidio di cultura e arte nel cuore della Calabria. L’evento ha richiamato registi, artisti, musicisti e appassionati della canzone d’autore, trasformandosi in un incontro partecipato e profondo, ben oltre la semplice proiezione. A dare il via alla serata è stato lo stesso Bozzo, che ha raccontato con emozione il percorso creativo dietro il brano: un omaggio a chi, nonostante le difficoltà, continua a vivere con dignità, amore e speranza. Il sociologo Francesco Garofalo ha definito Bozzo “un tessitore di emozioni”, capace di creare ponti tra chi canta e chi ascolta. “Gente che sa vivere – ha spiegato – è un invito a rallentare, a osservare, a tornare umani. In un’epoca dominata dall’efficienza e dall’apparenza, chi sa vivere davvero è chi coltiva relazioni vere e resiste con gentilezza”. A seguire, Nicola Abate, relatore dell’incontro, ha proposto una lettura attenta del videoclip, sottolineandone la forza narrativa e simbolica. Il video, girato interamente su un autobus in movimento, trasmette un’energia contagiosa: un viaggio leggero e insieme profondo, in cui il quotidiano diventa poetico. Tra i presenti anche Emiliano Barbucci, assistente alla regia, che ha contribuito alla realizzazione tecnica del progetto. La canzone – già disponibile sui social e su YouTube – si candida a diventare un piccolo cult della musica d’autore contemporanea: un’opera che unisce la semplicità del gesto artistico alla profondità di un messaggio universale. “Gente che sa vivere” è infatti molto più di un titolo: è una dichiarazione, un gesto controcorrente in un mondo che spesso ci vuole distratti e isolati. A chiudere la serata, un dialogo spontaneo tra il pubblico e gli artisti, seguito da un brindisi conviviale e dall’esecuzione di alcuni brani dal vivo da parte di Bozzo. Un finale autentico, coerente con il messaggio della canzone: semplice, vero, condiviso. In tempi in cui tutto sembra correre troppo in fretta, “Gente che sa vivere” ci ricorda che la musica – quella vera, fatta di anima e verità – ha ancora il potere di generare bellezza, pensiero e comunità.