Denis Bergamini
Denis Bergamini

La trasmissione  Rai  Cose Nostre, in onda il 26 maggio, ha dedicato un’intera puntata alla tragica e ancora controversa vicenda di Denis Bergamini. Il titolo del reportage è eloquente: Denis Bergamini. L’amore bugiardo”. Un racconto denso di testimonianze, ricostruzioni e documenti inediti, che ha riportato al centro del dibattito nazionale uno dei casi più discussi degli ultimi decenni.

Tra gli interventi più toccanti, quello di Donata Bergamini, sorella del calciatore, che ha dedicato la sua vita a cercare la verità sulla morte del fratello. “Non ho mai creduto all’ipotesi del suicidio. Isabella Internò non diceva la verità”, ha dichiarato ai microfoni Rai. Accanto a lei, il giornalista Arcangelo Badolati, capo servizio della Gazzetta del Sud, ha ripercorso con precisione le trame oscure che avvolgono quella notte del 1989, facendo emergere elementi che, col tempo, si sono rivelati decisivi per la riapertura delle indagini.

La morte di Denis Bergamini

Donato "Denis" Bergamini era un centrocampista brillante del Cosenza Calcio, come Badolati ha ricordato lo chiamavano “il bello e impossibile” una delle stelle del calcio di quel periodo, simbolo della storica promozione in Serie B nel 1988. Morì il 18 novembre 1989, a soli 27 anni, lungo la Statale 106 Jonica, nei pressi di Roseto Capo Spulico. Secondo la versione fornita allora dalla sua fidanzata, Isabella Internò, si sarebbe suicidato gettandosi sotto un camion. Una versione che la famiglia ha sempre rifiutato, convinta che Denis non avesse alcun motivo per togliersi la vita. Le contraddizioni, i silenzi e le stranezze intorno a quella morte hanno alimentato, negli anni, una lunga battaglia giudiziaria e mediatica.

La svolta giudiziaria

Nel 2017, una nuova autopsia ha fatto emergere verità inquietanti, ovvero, Denis era già morto prima di finire sotto il camion. Un dettaglio che ha scardinato la narrazione originaria, aprendo la strada a una nuova inchiesta per omicidio. Dopo anni di indagini, intercettazioni e nuovi interrogatori, la Corte d’Assise di Cosenza ha emesso nel 2024 una sentenza che ha fatto storia: Isabella Internò è stata condannata a 16 anni di reclusione per concorso in omicidio volontario.

Una storia che va oltre il calcio

La puntata di Cose Nostre ha ricostruito con efficacia il contesto di quei giorni, restituendo voce e dignità a chi ha lottato per non far archiviare Denis come un semplice suicida. Il racconto ha sottolineato come questa vicenda sia andata ben oltre il calcio, come sia diventata simbolo della ricerca ostinata di giustizia contro un muro di omertà, complicità e superficialità.

A distanza di 35 anni, la storia di Denis Bergamini continua a scuotere le coscienze. E grazie a chi, come la sorella Donata, non ha mai smesso di credere nella verità, oggi si può dire che giustizia, almeno in parte,  sia stata fatta. Ma il dolore e i dubbi restano, come monito di una vicenda in cui amore, inganno e morte si sono intrecciati in modo tragico.