La visita del consigliere regionale, Ferdinando Laghi, allo spoke di Polistena: realtà positiva con l'arrivo dei professionisti cubani ma le gravi criticità restano evidenti


 

Non si ferma il tour negli ospedali della Calabria da parte del consigliere regionale, Ferdinando Laghi (DMP). Questa volta è stato lo spoke di Polistena ad aprire le porte al capogruppo in Consiglio regionale di "De Magistris Presidente", tra i primissimi nosocomi ad aver accolto i medici cubani arrivati a seguito del provvedimento del commissario Occhiuto.


 

"Polistena è stato un ospedale simbolo della desertificazione di personale sanitario, con i conseguenti disagi nell'erogazione delle prestazioni, giunti fino alla chiusura di Reparti.

 

È stato questo il motivo principale per cui ho voluto rendermi conto dell'attuale situazione e di come la stessa fosse eventualmente cambiata con l'arrivo dei medici cubani, che tante discussioni e polemiche hanno sollevato negli scorsi mesi.

 

Da politico, ma soprattutto da medico - ha dichiarato Laghi - ho riscontrato una realtà certamente positiva. Le interlocuzioni avute con il personale sanitario, medici e non, mi hanno convinto della bontà della posizione da me a suo tempo assunta, favorevole al transitorio utilizzo dei Colleghi d'oltre oceano, per evitare blocchi di prestazioni e chiusure di strutture, che nella nostra regione rappresentano situazioni assai difficilmente reversibili".


 

La visita allo spoke "Santa Maria degli ungheresi" è stata accompagnata dal direttore sanitario facente funzione, la dottoressa Francesca Antonia Liotta, che ha offerto un quadro chiaro e dettagliato dell'attuale funzionamento dell'ospedale spoke e che poi ha accompagnato il Consigliere Laghi in una visita nelle varie Unità Operative, tra cui i reparti, come il Pronto Soccorso e l'Ortopedia, in cui operano medici cubani, con i quali Laghi si è intrattenuto a colloquio, oltre ad interloquire ovviamente anche con il resto del personale.

 

"Ho verificato l'utilità dell'apporto dato dai Colleghi cubani e ho constatato la loro buona integrazione nelle attività assistenziali. Mi ha colpito, in particolare - ha aggiunto Laghi -, come più di un operatore sanitario italiano abbia messo l'accento, oltre che sulla competenza anche sulle doti umane ed empatiche dei nuovi medici in carico allo spoke di Polistena.


 

La presenza di questi professionisti, capaci e competenti, ha impedito - di fatto – chiusure di reparti e consentito, al contrario, un rilancio della sanità pubblica anche attraverso un aumento di posti letto che si è potuto ottenere proprio grazie al potenziamento degli organici.

 

Non bisogna tuttavia dimenticare – ricorda il Consigliere Laghi – che obiettivo della presenza dei medici cubani è tuttavia quello di offrire una soluzione tampone, per dare tempo al subentro di medici italiani, così da risolvere definitivamente la grave carenza di personale che il capogruppo di "De Magistris Presidente" sta riscontrando in tutti gli ospedali finora visitati.


 

"Ben vengano i medici cubani - conclude Laghi - se il loro arrivo serve, come a Polistena, a dare respiro ad una sanità pubblica che deve, però, comunque attrezzarsi, soprattutto attraverso iniziative concrete delle ASP, per ripartire in tempi certi e brevi".

 

Prima di ripartire il Consigliere Laghi si è anche intrattenuto a colloquio con il sindaco di Polistena, Michele Tripodi, con il quale ha pure discusso della situazione sanitaria locale, non soltanto dell'ospedale, ma dell'intera area ad esso afferente.