E' un bambino dell'età di cinque o sei anni l'ultima vittima recuperata quando già era buio nelle acque di Steccato di Cutro.


 

Sono 66, dopo quest'ultimo ritrovamento, i corpi dei migranti morti nel naufragio di domenica mattina restituiti dalle acque del mare Ionio. I soccorritori sono riusciti a portarlo a riva.

 

Un'altra piccola bara bianca che si aggiungerà a quelle sistemate all'interno del Palamilone di Crotone.


 

È stata è rinviata a mercoledì mattina alle 9 l'apertura della camera ardente nel palazzetto dello sport di Crotone dove sono state collocate le bare delle vittime del naufragio di domenica mattina. Il rinvio è stato deciso in quanto la polizia scientifica e medicina legale hanno chiesto ulteriore tempo per le verifiche sui cadaveri dei migranti recuperati nelle ultime ore e per ultimare le operazioni di identificazione.

 

 

"Nelle tarde ore di sabato, un aereo di Frontex che sorvegliava l'area italiana di ricerca e soccorso nell'ambito dell'operazione Themis ha avvistato un'imbarcazione pesantemente sovraffollata che si dirigeva verso le coste italiane: come sempre in questi casi, abbiamo immediatamente informato tutte le autorità italiane dell'avvistamento".



Lo riporta un portavoce di Frontex all'ANSA. "Il nostro aereo ha continuato a monitorare la zona fino a quando non è dovuto rientrare alla base per mancanza di carburante", aggiunge.