Giuseppe Conte
Giuseppe Conte

Il presidente del Movimento 5 Stelle, Giuseppe Conte, ha lanciato un duro attacco al governatore dimissionario della Calabria, Roberto Occhiuto, accusandolo di aver scelto una strategia politica “intrinsecamente antidemocratica”. Durante un incontro a Locri, in occasione della visita all’ospedale cittadino insieme a Pasquale Tridico, candidato del campo progressista alla presidenza della Regione, Conte ha criticato la decisione di Occhiuto di dimettersi dalla giunta per poi ricandidarsi, mentre è in corso un’inchiesta giudiziaria.

“Occhiuto ha giocato d’anticipo pensando di avere un grande vantaggio – ha dichiarato Conte – ma anziché fornire tutti gli elementi ai magistrati e collaborare pienamente, ha determinato una crisi istituzionale. Così facendo, cerca oggi un plebiscito elettorale da presentare come legittimazione politica, contrapponendolo a un’inchiesta della magistratura che è un potere autonomo e indipendente. È uno schema che mina i principi stessi della democrazia e crea un precedente pericoloso”. Secondo l’ex premier, se questo modello venisse accettato, tutti gli amministratori coinvolti in indagini potrebbero aggirare il controllo giudiziario rifugiandosi nel voto popolare.

La sfida politica in Calabria: Tridico come alternativa di cambiamento

Conte ha sottolineato che la mossa di Occhiuto non ha trovato un fronte progressista diviso o impreparato, come forse il governatore immaginava. “Pensava di trovarci disorganizzati – ha affermato – ma invece abbiamo costruito un ampio schieramento fatto di partiti, movimenti sociali e culturali, uniti attorno a Pasquale Tridico. Per noi del Movimento 5 Stelle è una grande soddisfazione, perché abbiamo sempre considerato Tridico una risorsa, non solo per il M5S, ma per l’intera comunità politica e civile calabrese”.

L’ex presidente dell’INPS, oggi candidato alla guida della Regione, rappresenta secondo Conte la sintesi di un progetto inclusivo capace di catalizzare energie nuove e di rilanciare la Calabria. Il leader pentastellato ha parlato di un entusiasmo crescente che, giorno dopo giorno, sta contagiando i cittadini calabresi. Una dinamica che, a suo dire, dimostrerebbe come la coalizione progressista abbia intercettato il bisogno diffuso di cambiamento e discontinuità con il passato.

Calabria al centro: dignità, riscatto e sfida alle disuguaglianze

La Calabria, ha ricordato Conte, resta una delle regioni più fragili d’Europa, segnata da povertà diffusa, emarginazione e ritardi strutturali. Per questo motivo, il leader del Movimento ha insistito sul fatto che il voto non sarà solo un passaggio politico, ma un’occasione storica per restituire dignità a un territorio spesso trascurato dalle politiche nazionali.

“Pasquale Tridico – ha concluso – può davvero dare una svolta alla Calabria, interpretando le esigenze dei cittadini e offrendo una prospettiva di crescita e di riscatto. È il momento di guardare avanti, di immaginare una regione finalmente protagonista e non più fanalino di coda, capace di esprimere le sue potenzialità e di valorizzare le sue comunità”.

Il messaggio di Conte a Locri, dunque, non si limita a una critica verso Occhiuto, ma si traduce in un appello diretto agli elettori calabresi: scegliere una via alternativa che metta al centro la legalità, la giustizia e la dignità sociale.