Omicidio Vallelunga a Stilo
Omicidio Vallelunga a Stilo

Il 22 ottobre 1977, a Cerasara, frazione di Stilo, venne assassinato Bruno Vallelunga, storico capo dei “Viperari”, una delle componenti più influenti della ‘ndrangheta nelle Serre calabresi. Questo omicidio segnò l’inizio di quella che sarà ricordata come la prima “faida dei boschi, un conflitto armato tra famiglie criminali che insanguinò per anni l’intera area.

Origine e dinamica del conflitto

L’origine della faida risale a una rissa degenerata tra i capibastone Bruno Vallelunga e Salvatore Emanuele, capo degli “Strazzi”, durante una festa paesana nel 1963. Nel corso di questa lite, Vallelunga sfregiò Emanuele, rea che verrà vendicata solo dopo più di un decennio, culminando nell’omicidio di Vallelunga stesso.

Le conseguenze: anni di violenza diffusa

Dopo la morte di Bruno Vallelunga, la risposta non tardò: nel marzo del 1978 fu ucciso Salvatore Nazareno Emanuele. Questo epilogo diede il via a una serie di omicidi che durò per decenni, coinvolgendo decine di vittime tra le famiglie Vallelunga e Emanuele, con colpi tra boschi e piccoli centri della Calabria.

Un episodio simbolico di criminalità organizzata

L’omicidio di Bruno Vallelunga rappresenta un momento simbolico nella storia della ‘ndrangheta calabrese: un chiaro esempio di come tensioni locali possano esplodere in guerre fatali e durature, capaci di segnare profondamente comunità come quella di Stilo.