Salvatore Iaccino
Salvatore Iaccino

Ieri, venerdì 13 giugno, a Villa degli Oleandri si è svolto un sit-in spontaneo di cittadini, amici e familiari di Salvatore Iaccino, l’ultrà del Cosenza morto in circostanze ancora da chiarire in una clinica della zona. La manifestazione, silenziosa ma intensa, aveva l’obiettivo di chiedere verità e trasparenza su quanto accaduto, con striscioni e presidi organizzati davanti alla struttura.

Il ritrovamento del quaderno privato

Nel corso del sit-in, qualcuno ha trovato un quaderno privato appartenuto a Salvatore, contenente appunti e riflessioni personali. Il quaderno, tuttavia, presentava diverse pagine strappate, alimentando dubbi e interrogativi tra i presenti. Un ritrovamento che ha dato nuova concretezza alla richiesta di verità: quel diario incompleto potrebbe contenere informazioni fondamentali sui suoi ultimi giorni e sulla dinamica della sua morte.

Un grido di verità che si allarga

Alla mobilitazione hanno partecipato oltre ai familiari anche numerosi amici e residenti, che hanno chiesto maggiore attenzione da parte delle autorità. “Vogliamo sapere cosa è realmente successo”, hanno dichiarato in coro, riferendosi a ipotesi di negligenza o coperture possibili. La famiglia, presente alla manifestazione, ha ribadito la necessità di trasparenza e ha chiesto che il quaderno, adesso sequestrato, venga analizzato.

L’attesa di risposte ufficiali

Il caso resta aperto: sulla salma di Salvatore sono in corso accertamenti e autopsia. I manifestanti rallentano l’assalto quotidiano alla clinica e alle istituzioni, chiedendo un’indagine approfondita e la consegna delle risultanze autoptiche. Il ritrovamento delle pagine mancanti del diario alimenta nuove piste investigative, mentre la comunità attende una risposta definitiva da parte della Procura.

Il peso di un silenzio lungo un anno

La morte di Salvatore Iaccino risale all’estate scorsa, ma da allora le risposte ufficiali non hanno mai soddisfatto la famiglia né la tifoseria. Il sit-in di ieri rappresenta l’ennesimo tentativo di ottenere chiarezza da una vicenda dolorosa, in cui la dimensione pubblica si somma a un’intima drammaticità. L’immagine del quaderno mutilato è diventata simbolo delle pagine mancanti nella ricostruzione di un destino spezzato.