Lo scorso fine settimana, i Carabinieri della Stazione di Oppido Mamertina hanno dato
esecuzione alla misura cautelare del divieto di avvicinamento e comunicazione emessa
dal Tribunale di Palmi nei confronti di M. F. cl ‘71 e del figlio V. A. V cl ’95, responsabili
dei reati di atti persecutori e lesioni personali in danno di una donna di Messignadi.
Il provvedimento è scaturito a seguito dell’attività d’indagine condotta dai militari
dell’Arma che ha permesso di riscontrare come negli ultimi anni la donna era stata
vittima di varie minacce e violenze da parte dei due cautelati, così da ingenerarle un
perdurante e grave stato d’ansia e paura per la propria incolumità tali da costringerla a
cambiare le proprie abitudini di vita.
La vicenda risale esattamente alla fine dell’anno 2017 e trae origine da dissidi privati
legati a questioni sentimentali fino ad essere diventata una vera e propria persecuzione
per la donna, destinataria da allora, di continue ingiurie e intimidazioni da parte dei due
“stalker”, sia in pubblico che a mezzo telefono, che le avevano “promesso” anche di
danneggiarle l’autovettura e addirittura di sfregiarla con l’acido.
Dalle minacce madre e figlio sono realmente passati ai fatti, arrivando ad aggredire
fisicamente la donna con spinte, pugni e perfino un bastone, tanto da costringerla a
ricorrere alle cure mediche.
La frazione di Messignadi è stata di recente al centro di frequenti episodi di violenza.
Solo pochi giorni fa, infatti, i Carabinieri della Stazione di Oppido Mamertina, avevano
arrestato altre 4 persone, che ricordiamo, in regime di temporanea scarcerazione in virtù
del provvedimento di prevenzione del contagio da virus Covid-19 nelle carceri, avevano
aggredito violentemente sulla pubblica via un altro ragazzo del posto, causandogli lesioni
gravi.