SS106 terzo megalotto: 6 arresti per estorsione mafiosa. Occhiuto: "Lo Stato in Calabria c’è ed è forte"
Operazione della DIA e della DDA a Catanzaro: smantellato un sistema di estorsioni legato al clan Abbruzzese. Occhiuto: 'Lo Stato in Calabria è forte, grazie alla collaborazione tra istituzioni e cittadini.

La Direzione Investigativa Antimafia (DIA) e la Direzione Distrettuale Antimafia (DDA) di Catanzaro hanno condotto un’operazione di grande rilievo che ha portato all’arresto di sei individui, accusati di estorsione aggravata dal metodo mafioso e di tentata corruzione. L’indagine riguarda il progetto del Terzo Megalotto della Statale 106, una delle infrastrutture più importanti per la mobilità calabrese.
Il sistema illecito prevedeva richieste di pagamento estorsivo pari al 3% dell’appalto, attraverso sovrafatturazioni e falsificazioni documentali che avrebbero garantito fondi destinati al clan Abbruzzese. Parallelamente agli arresti, sono stati sequestrati tre complessi aziendali ritenuti strumenti essenziali per le attività illecite.
Roberto Occhiuto: "Uniti contro i poteri criminali"
Il presidente della Regione Calabria, Roberto Occhiuto, ha commentato con forza l’operazione, sottolineando il valore dell’intervento e ringraziando le autorità e i cittadini che hanno collaborato:
"L’importante operazione realizzata dalla Dda e dalla Dia a Catanzaro, che ha portato all’arresto di sei persone accusate di estorsione aggravata dal metodo mafioso, è un altro e significativo segnale che lo Stato in Calabria c’è ed è forte. Questa indagine è particolarmente delicata perché riguarda l’appalto di un’infrastruttura fondamentale per la nostra mobilità, ovvero il Terzo Megalotto della Statale 106 e le presunte richieste estorsive a danno della ditta appaltatrice."
Occhiuto ha inoltre rivolto un pensiero speciale al coraggio degli imprenditori che denunciano:
"Esprimo – a nome della Giunta e di tutti i calabresi – un sentito ringraziamento ai magistrati della Dda, e ai vertici e al personale della Dia, per aver fatto luce sulle azioni criminali che si sarebbero consumate nell’ambito di questo appalto. Nel contempo non posso non ringraziare anche il coraggioso imprenditore che con le sue denunce ha fatto partire l’inchiesta, con l’auspicio che possa essere da esempio affinché ci sia sempre di più una collaborazione piena tra Stato e cittadini per liberare la Calabria dai poteri criminali che inquinano un tessuto economico e sociale che vuole crescere ed emanciparsi nella legalità."
Un'inchiesta che difende il futuro della Calabria
L’indagine dimostra l’attenzione dello Stato verso il territorio calabrese, un’area spesso segnata da infiltrazioni mafiose ma che oggi vuole affermarsi come un esempio di legalità. Il Terzo Megalotto della SS106, con un valore di oltre 5 miliardi di euro, rappresenta un’opera strategica non solo per la Calabria, ma per tutto il Sud Italia. L’operazione della DDA e della DIA non è solo un intervento contro la criminalità organizzata, ma un segnale forte a tutta la Calabria: lo Stato c’è, è presente, e non arretra davanti ai poteri criminali. La collaborazione tra istituzioni, cittadini e imprenditori rappresenta il vero motore per un futuro di crescita e legalità.