Smantellata una rete di spacciatori che operava a Cosenza e nel suo hinterland.


 

Venti le misure cautelari eseguite dalla Polizia di Stato su disposizione della Procura: 5 in carcere, 10 agli arresti domiciliari e 5 con obbligo di presentazione alla P.G. nei confronti di altrettanti indagati, ritenuti responsabili, a vario titolo, dei reati di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti ( cocaina, hashish e marijuana) estorsione come conseguenza dell'attività di 30 indagati. Duecento i capi di imputazione formulati dalla Procura della Repubblica ed accertati dal Gip.

 

Ad alcuni degli indagati sono contestate anche violente aggressioni fisiche a cui avrebbero fatto ricorso in qualche occasione per recuperare i crediti derivanti dalla cessione di droga. In alcuni casi venivano minacciati anche i familiari di chi non aveva pagato.


 

Alcuni degli indagati svolgevano l'attività di spaccio , nonostante fossero agli arresti domiciliari, avvalendosi anche del contributo dei loro familiari che, all'occorrenza, diventavano preziosi collaboratori nelle cessioni di droga e nel recupero crediti.

 

La pericolosità di alcuni di loro , secondo gli investigatori, è stata confermata dall'accertata detenzione e dal porto illegale di armi. Gli indagati, organizzati in rete e la cui attività di spaccio si è svolta in maniera sistematica nell'arco di 12 mesi, erano pronti, alla bisogna, di rifornirsi di droga reciprocamente al fine di soddisfare le richieste della propria "clientela" ampiamente diversificata e di diversa estrazione sociale.


 

Nel corso delle attività d'indagine, sono stati effettuati arresti e sequestri per oltre 8 chilogrammi di marijuana, 200 grammi di cocaina, 1,5 chilogrammi di hashish e diversa eroina. Durante l'esecuzione delle misure cautelari sono stati sequestrati altri stupefacenti e materiale per la pesatura.

 

Per l'esecuzione delle misure cautelari sono state impiegate circa 150 operatori, oltre che della Squadra Mobile di Cosenza anche dei Commissariati distaccati di Corigliano-Rossano, Paola e Castrovillari nonché dei Reparti Prevenzione Crimine di Cosenza, Vibo Valentia e Siderno, delle unità cinofile della Questura di Vibo Valentia e del Reparto Volo di Reggio Calabria.