Diamante si conferma capitale dell’arte urbana: successo per la prima edizione di Fac
Cinque nuove opere di street-art, gemellaggi culturali e una città trasformata in laboratorio creativo

Si è conclusa con grande partecipazione la prima edizione di Fac – Festival delle Arti e delle Culture, progetto promosso da Gulìa Urbana in collaborazione con il Comune di Diamante e Osa – Operazione Street Art. Per una settimana, la storica “Città dei Murales” si è trasformata in un vibrante laboratorio di arte pubblica, incontro e progettazione culturale. Un ritorno alle origini, ma anche una spinta verso il futuro per una città che sin dal 1981 ha fatto del muralismo uno dei suoi tratti distintivi.
Cinque opere per raccontare identità, lavoro e futuro
Cinque artisti, cinque visioni, cinque nuove opere che arricchiscono il patrimonio urbano di Diamante. L’irlandese Aches ha dipinto il tema dell’unione tra i popoli, grazie anche al sostegno dell’Ambasciata Irlandese in Italia. Dalla Spagna, Slim Safont ha dato voce ai mestieri tradizionali, mentre Marta Lapeña ha costruito un ponte poetico con i simboli del territorio, come il cedro. L’italiano Edoardo Ettorre, con Formedil Cosenza, ha invece posto l’attenzione sulla sicurezza nei cantieri, dedicando la sua opera alla dignità del lavoro. A chiudere il ciclo, a luglio, sarà Joys con un’opera monumentale destinata a trasformare Largo Savonarola in un playground artistico e inclusivo.
Oltre i muri: dialogo tra territori e comunità
Fac non è stato solo un festival di street-art, ma un vero e proprio contenitore di iniziative culturali. Tra gli eventi più significativi, il patto di gemellaggio tra Diamante e Santa Sofia d’Epiro, siglato nel segno dell’arte pubblica come leva per la coesione sociale. La cerimonia, arricchita dalla sfilata dei gruppi arbëreshë e da una conferenza istituzionale al Museo Dac, ha segnato un importante passo verso la costruzione di reti culturali interterritoriali.
Mostre, talk e musica: una settimana di cultura diffusa
Il festival ha proposto una mostra collettiva con oltre venti artisti diamantesi, offrendo spazio alla scena creativa locale. Non sono mancati talk pubblici su temi come arte, formazione e sicurezza, visite guidate tra le opere e momenti musicali nei diversi luoghi del festival. Un calendario ricco e partecipato, che ha messo al centro il coinvolgimento della comunità e il valore dell’arte come strumento di rigenerazione.
Fac guarda al futuro
La prima edizione di Fac ha dimostrato come Diamante possa essere ancora una volta protagonista nel panorama dell’arte urbana nazionale. Il festival ha attivato sinergie tra artisti, istituzioni e cittadini, generando processi di partecipazione e visione condivisa. Il progetto continuerà nei prossimi mesi con nuove iniziative, rafforzando l’identità di una città che crede nella cultura come motore di sviluppo, dialogo e bellezza.