La Calabria protagonista nella Giornata mondiale del donatore: l’Unical in prima linea per promuovere la cultura del dono
Con il supporto del Ministero della Salute e della Sapienza, l’Università della Calabria aderisce al protocollo nazionale per sensibilizzare studenti e comunità accademica alla donazione di sangue e plasma

In occasione della Giornata mondiale del donatore di sangue, che si celebra il 14 giugno, anche l’Università della Calabria si fa portavoce di un messaggio forte e condiviso: la cultura del dono salva vite e ha bisogno del coinvolgimento delle nuove generazioni. L’ateneo calabrese rientra infatti tra i protagonisti del protocollo di collaborazione nazionale siglato dalla Sapienza Università di Roma – in rappresentanza della Conferenza dei Rettori delle Università Italiane (CRUI) – con il Ministero della Salute, per promuovere campagne di informazione, sensibilizzazione e coinvolgimento attivo sul tema della donazione del sangue. Oltre alla Calabria, sono coinvolti anche gli atenei di Bologna, Messina e Padova.
“Abbiamo accolto con entusiasmo – ha dichiarato la rettrice della Sapienza, Antonella Polimeni – l’invito a estendere questa collaborazione a livello nazionale. Il coinvolgimento delle università è cruciale per promuovere una cultura della solidarietà tra i più giovani, rendendoli protagonisti attivi del cambiamento”. Il progetto si muove nell’ambito della campagna istituzionale “Dona vita, dona sangue”, già lanciata nel 2023, e prevede attività diversificate capaci di raggiungere l’intera comunità universitaria: studenti, docenti, personale tecnico e amministrativo.
Un programma ricco tra eventi, incontri e raccolte di sangue
Le iniziative, coordinate dalla Sapienza per conto della CRUI, saranno articolate in diverse modalità di partecipazione. Tra queste: incontri informativi con esperti del settore medico-sanitario, eventi musicali a tema (come il contest per band universitarie “La musica fa buon sangue”), seminari multidisciplinari, mercatini solidali, attività con le associazioni di volontariato e momenti pubblici rivolti anche alla cittadinanza. Fondamentale sarà anche la presenza di autoemoteche e plasmaemoteche direttamente presso le sedi universitarie coinvolte, tra cui l’Unical, per permettere la raccolta di sangue e plasma in modo accessibile e sicuro.
L’Università della Calabria, in linea con la propria attenzione ai temi della salute pubblica e dell’inclusione sociale, aderisce con convinzione al programma. L’obiettivo è non solo informare, ma soprattutto generare una cultura stabile e duratura della donazione, capace di superare le logiche emergenziali e di costruire una nuova generazione di donatori consapevoli e costanti.
Giovani ambasciatori del dono: un concorso per comunicare con creatività
Uno degli strumenti più innovativi previsti nell’ambito del protocollo è il concorso nazionale rivolto agli studenti universitari per la creazione di una campagna di comunicazione digitale sul tema della donazione del sangue. L’iniziativa mira a stimolare creatività, partecipazione attiva e sensibilità sociale attraverso i linguaggi propri dei giovani. Il messaggio è chiaro: la solidarietà non è solo un gesto, ma un valore da diffondere.
“Siamo sulla strada giusta – ha commentato il Ministro della Salute Orazio Schillaci – i dati del 2024 mostrano un aumento di nuovi donatori, in particolare tra i giovani. Il loro coinvolgimento è fondamentale per garantire il ricambio generazionale e rafforzare il sistema sangue italiano”. Il progetto rappresenta un’occasione concreta per rilanciare la centralità del volontariato e della salute pubblica anche al Sud, dove il contributo delle università è sempre più strategico.