L'esperienza dell' “economia domestica” del colonnello dei Carabinieri Maurizio Bortoletti, applicata alla gestione dell'ASL di Salerno, tra le più complesse d'Italia, sta destando l'attenzione dei media nazionali. Da "Porta a Porta" di casa RAI a "Non è l'Arena" condotta da Massimo Giletti su La7, e, ancora, Panorama Economy, L’Espresso, Il Sole 24 Ore, Milano & Finanza. Perché tutto questo interesse nei confronti di Bortoletti? Perché è riuscito a compiere un vero e proprio miracolo!

Il colonnello ha  dimostrato che "i soldi in sanità non solo bastano, ma avanzano, senza chiedere e togliere nulla ai cittadini. Se togliamo sprechi, sperperi, spese inutili, e se tutti seguono i principi gestionali che ognuno di noi segue con il proprio denaro".

Dati incontrovertibili

Quella di Maurizio Bortoletti è un' esperienza commissariale che ha permesso di recuperare, anche in tempi brevi, all' ASL di Salerno una perdita corrente di 500 euro al minuto, oltre 700mila euro al giorno, circa 20 milioni di euro al mese, quindi 250 milioni di euro all’anno, poco più di 830 milioni di euro negli ultimi 39 mesi, peraltro con un debito iscritto a bilancio consuntivo 2010 di 1,54 miliardi di euro, all’equilibrio operativo, con un avanzo di gestione caratteristica di 11 milioni di euro.

 

Molteplici le analogie tra la situazione di Salerno (prima dell'intervento del colonnello Bortoletti) e quella Calabrese

Le annose criticità della sanità calabrese commissariata da ben 11 anni,  hanno creato disservizi per i pazienti, fughe imminenti per curarsi fuori regione, una situazione debitoria al collasso, disfunzionalità gestionali e amministrative. Per non parlare delle vergognose vicende legate all'emergenza covid che hanno praticamente scoperchiato un enorme vaso di Pandora e messo alla berlina un'intera regione. Ci riferiamo, chiaramente alle vicissitudini che hanno visto protagonisti in ordine: l'ex commissario Cotticelli, che non sapendo di dover realizzare un "Piano Covid" si è finto drogato o colpito da un malore che, diciamo così, gli ha fatto perdere temporaneamente la memoria, per continuare con Zucatelli, illustre proposta dopo Cotticelli, prima negazionista e poi dimissionario. Il Governo Centrale ci riprova con il prof. Gaudio, calabrese d'origine che si dimette dopo poche ore perché la sua consorte non vuole trasferirsi a Catanzaro. Quanto di più mortificante per tutti i calabresi, che hanno assistito ed assistono ad una pagina politica e sociologica pietosa.

Ma ritorniamo all'esperienza "che funziona" di Bortoletti

Tutta la vicenda legata alla "fatiscente" situazione della sanità calabrese ha spinto anche,  un importante movimento civico calabrese, NOI MOVIMENTO, a interessare direttamente il Governo affinché venisse riproposto semplicemente ciò che aveva già funzionato.

Il comparto calabrese può essere salvato da un "uomo" capace come il colonnello dei carabinieri Bortoletti che è riuscito in una impresa titanica. Ma con le giuste competenze, con determinazione gli obiettivi anche quelli più difficili possono essere raggiunti.