Calabrese contro Tridico: «Ancora gaffe sul reddito di dignità, la Calabria non è la Sardegna»
L’assessore regionale al Lavoro replica al candidato di Bruxelles e alla presidente Todde: «Fondi Ue non utilizzabili per queste misure, in Calabria non esistono 35 milioni annui per coprirne i costi».
«Dopo settimane di gaffe e scivoloni Pasquale Tridico chiama in soccorso il presidente della Regione Sardegna, Alessandra Todde, che certamente conosce la Calabria meglio del candidato di Bruxelles. La Todde – ha dichiarato l’assessore al Lavoro della Regione Calabria, Giovanni Calabrese – si traveste da grillina, attacca in modo quantomeno inopportuno il presidente Occhiuto e sostiene che in Sardegna esista il reddito di dignità che l’ex presidente Inps narra da settimane».
I limiti dei fondi europei
Calabrese ha ricordato come Tridico abbia più volte affermato che il suo reddito di dignità sarebbe stato finanziato con il Fondo sociale europeo. «Gli abbiamo ripetutamente sottolineato – ha precisato – che i fondi Ue non possono coprire misure di questo tipo. La Sardegna, essendo Regione a Statuto speciale, dispone di risorse aggiuntive rispetto alla Calabria. Il reddito di inclusione sociale di cui parla la Todde (Reis) è sostenuto con fondi regionali e solo in minima parte con risorse nazionali».
La stoccata finale di Calabrese
Secondo l’assessore, la Calabria non ha i 35 milioni di euro annui necessari a coprire una simile spesa. «Il signor professor Tridico – ha concluso Calabrese – si presta a figuracce anche quando prova a copiare dai suoi amichetti. Stia sereno: ancora pochi giorni e potrà tornare a casa sua, magari sfruttando uno dei tanti voli low cost che il nostro governo ha attivato per collegare la Calabria all’Europa».