Il castello di Santa Severina
Il castello di Santa Severina

Santa Severina si adagia su una rupe che domina la valle del fiume Neto, incastonata tra le pendici silane e la costa ionica. Il borgo, noto come “nave di pietra”, racconta origini antiche: greche, romane e bizantine si alternano nelle pietre dei vicoli e delle mura, fino all’imponenza del castello normanno che veglia sulla città dal X secolo.

Il castello e il battistero, testimonianze di imperi lontani

Cuore storico e architettonico è il Castello Carafa, eretto o consolidato dai Normanni sotto Roberto il Guiscardo, con quattro torri cilindriche e un mastio posto a guardia del paesaggio circostante. Al suo interno ospita un Museo Archeologico ricco di reperti, tra necropoli bizantine e collezioni archeologiche locali. Accanto, il battistero circolare in stile bizantino, risalente all’VIII‑IX secolo, è un unicum in Calabria e conserva splendidi affreschi antichi.

Un centro vivace che riscopre le radici

Santa Severina non è solo mura antiche ma un borgo vitale: di recente la cittadina ha ospitato la Festa Medievale, capace di trasformare le sue piazze in un palcoscenico animato da cortei, giullari, falconieri e mercati; un invito a rivivere atmosfere ancestrali.

Percorsi, sapori e bellezza paesaggistica

Chi arriva in bici lungo la ciclopedonale della Val di Neto può scoprire scorci unici tra ulivi e vigneti, con l’occasione di assaporare piatti tradizionali come la zuppa di fave detta “sàuza” e gustare le rinomate arance autoctone. Il borgo, tra l’altro incluso tra i “Borghi più belli d’Italia”, è una meraviglia di vicoli, chiese e terrazze panoramiche.

Perché visitarli

Santa Severina incanta per la sua autenticità e la ricchezza delle sue stratificazioni storiche. Il Castello e il battistero sono mete imprescindibili, mentre il borgo offre esperienze autentiche tra natura, enogastronomia e rievocazioni. Anche nei giorni non festivi, queste pietre narranti mantengono intatto il fascino di tempi lontani.