Il Museo delle carrozze di Cosoleto
Il Museo delle carrozze di Cosoleto

Cosoleto è la Calabria autentica: un piccolo scrigno dove storia, fede, nobiltà e paesaggio si fondono per raccontare un’identità forte e viva. Tra uliveti, chiese e carrozze storiche, il borgo invita a una scoperta tranquilla, ma capace di toccare il cuore.

L’identità di un borgo aspromontano

Cosoleto, chiamato “Cosolìtu” in dialetto locale, sorge tra le colline pre-aspromontane affacciate sulla piana di Gioia Tauro, a circa 60 km da Reggio Calabria. Con una comunità di poco meno di mille abitanti, il borgo è profondamente legato all’agricoltura – in particolare all’olivo – e all’allevamento.

Le radici bizantino-medievali

Le tracce delle origini risalgono al periodo bizantino: fino al XVI secolo qui si parlava greco e si officiavano riti ortodossi. Dal XV secolo, il borgo passò tra diverse famiglie nobili (Clever, Spinelli, Ruffo, Francoperta, Tranfo), testimoniando un passato segnato da importanti legami feudali.

Ricostruzione post-terremoto

Il devastante terremoto del 1783 distrusse il borgo, il castello e il monastero. Grazie all’aiuto dei Tranfo, Cosoleto fu ricostruito nel 1806 in una zona più sicura, consolidandosi poi come comune sotto la dominazione borbonica.

Acquaro e Sitizano: fede e patrimonio

Il territorio comunale include le frazioni di Acquaro – con il Santuario di San Rocco, meta di pellegrinaggio ogni 16 agosto – e Sitizano, storicamente legata alla famiglia Taccone, proprietaria del prestigioso Museo delle Carrozze, che ospita un’importante collezione di carrozze ottocentesche.

Tra chiese e devozione popolare

Cosoleto custodisce la chiesa di Santa Maria delle Grazie, di antica origine, e nella frazione di Sitizano sorge la chiesa di Santa Domenica. Le feste religiose – tra cui quella di San Sebastiano il 20 gennaio – animano il borgo con processioni, devozione e forte partecipazione comunitaria.

Natura, paesaggio e Aspromonte

Collocato nell’area del Parco dell’Aspromonte, Cosoleto regala scorci tra uliveti secolari, macchia mediterranea e boschi. Il borgo si presta ad escursioni immerse nella cultura paesaggistica dell’Appennino calabrese.

Il presente vivace di una comunità

Nonostante l’emigrazione abbia ridotto la popolazione nel dopoguerra, oggi Cosoleto mantiene viva la propria identità. Le attività legate all’agricoltura, le tradizioni religiose e la valorizzazione del patrimonio culturale – tra cui il prestigioso Museo delle Carrozze – rappresentano un forte richiamo per visitatori e appassionati.