I ruderi di Cirella
I ruderi di Cirella

Affacciati sulla costa tirrenica calabrese, i ruderi di Cirella raccontano una storia secolare fatta di conquiste, migrazioni forzate e resilienza. Situati su un’altura a circa 170 metri di quota, nei pressi di Diamante, questi resti monumentali dominano il paesaggio con una vista mozzafiato sull’Isola di Cirella e sul mar Tirreno. Le origini dell’insediamento risalgono all’epoca romana, ma fu nel Medioevo che l’area acquisì rilevanza strategica. Le sue strutture difensive e le abitazioni furono progressivamente abbandonate nei secoli successivi, in seguito alle incursioni saracene, ai terremoti e infine ai bombardamenti della marina napoleonica nel 1806.

Architettura della memoria

Tra quelle rovine emergono resti significativi come l’antico castello, porzioni di mura, case in pietra, una torre d’avvistamento e la chiesa di San Nicola Magno, simbolo spirituale di un passato ancora tangibile. L’intera area conserva un’atmosfera carica di silenzio e fascino. Durante l’estate, questo sito diventa anche palcoscenico d’arte grazie alla rassegna culturale “Teatro ai Ruderi”, che porta musica e spettacoli tra le pietre antiche, creando un ponte tra memoria storica e creatività contemporanea.

Valorizzazione tra potenzialità e sfide

Nonostante l’interesse crescente di turisti e appassionati di storia, l’area resta in parte trascurata. La mancanza di percorsi strutturati, segnaletica adeguata e servizi dedicati limita l’accessibilità e la piena fruizione del sito. Eppure, i ruderi di Cirella rappresentano una risorsa culturale unica per il territorio calabrese, un luogo che merita attenzione, cura e progetti di valorizzazione sostenibile. Qui la pietra non segna la fine, ma testimonia la forza di una comunità che, pur spostandosi altrove, ha lasciato un’eredità che continua a parlare.