Cresce il numero dei positivi nella città del Pollino, com’era prevedibile visti i numeri degli ultimi giorni. Oggi, presso l’area mercatale, il personale sanitario volontario insieme alla locale croce rossa ha eseguito 173 tamponi antigenici e di questi 21 sono risultati positivi. Altri 5, poi, sono da sommarsi perché rilevati in laboratori privati. Se fino a ieri l’età media era di 33 anni, oggi scende a 30 e molte di queste persone fanno parte dei medesimi nuclei familiari.

Il commento severo di Lo Polito


Non tarda ad arrivare il commento del primo cittadino che analizza la situazione non potendo evitare di constatare la trasgressione di molti delle norme in vigore.

“È possibile affermare che un buon 90% dei contagi hanno la stessa provenienza – ha scritto Lo Polito su facebook - La giovane età di molti ed il mancato rispetto delle regole ha fatto il resto. Nei prossimi giorni aumenteranno i contagi ma il fenomeno è ormai circoscritto grazie alla tempestività dei tamponi e del precedente tracciamento che ha consentito di metterli immediatamente in quarantena. Diversamente avremmo avuto una diffusione senza freni”.

Davanti al quadro della situazione, il sindaco consiglia ai cittadini di non fare la corsa al tampone, in quanto “devono passare 6/7 giorni dal contatto perché venga rilevata una positività. Chi lo ha fatto nell’immediatezza del contatto con il positivo deve riprenotarsi” e poi, per quanto riguarda i positivi o coloro che hanno sintomi, “devono immediatamente consultare il proprio medico di base”.

Ciò che desta sgomento, però, è che qualcuno, pare, abbia intenzione di organizzare feste per capodanno: “È da irresponsabili solo pensarla una cosa del genere – tuona Lo Polito - Ne basta uno positivo per contagiare, in luoghi chiusi, praticamente tutti. Quindi faccio appello a tutti coloro che ne siano a conoscenza di segnalare alle autorità eventuali feste non perché devono fare i delatori ma perché comunicano da bravi cittadini una cosa vietata”.

Una comunicazione, questa, che lascia sgomenti i tanti che le regole le hanno rispettate dall’inizio di questo difficile periodo, rinunciando all’affetto dei propri cari soprattutto nei giorni di festa.