San Giovanni in Fiore celebra le radici calabresi: grande successo per il Festival del costume tradizionale
Quattordici Comuni da tutta la regione, premi, tradizioni e una forte partecipazione popolare per un evento che unisce cultura, identità e turismo delle radici. Castrovillari incoronata regina dell’edizione 2024

«È stata una serata meravigliosa, per le emozioni e la partecipazione». Con queste parole la sindaca di San Giovanni in Fiore, Rosaria Succurro, ha commentato il successo della terza edizione del Festival del costume tradizionale calabrese, tenutasi venerdì 20 giugno lungo l’isola pedonale della città silana. L’evento si è svolto nell’ambito della Settimana del turismo delle radici e in concomitanza con i festeggiamenti per il Patrono, San Giovanni Battista. Alla manifestazione hanno partecipato quattordici Comuni provenienti da tutte e cinque le province calabresi, ognuno portatore di una propria identità fatta di abiti, gioielli, tradizioni e storie familiari.
Tradizioni che uniscono: il senso profondo del Festival
«I costumi storici femminili raccontano chi siamo e da dove veniamo», ha dichiarato la sindaca Succurro, sottolineando l'importanza di valorizzare ciò che rischia di andare perduto. L’obiettivo del Festival è infatti quello di costruire legami attraverso il patrimonio culturale condiviso, offrendo al tempo stesso un’opportunità di crescita per i territori. «La nostra amministrazione – ha aggiunto – sta investendo molto nel turismo delle radici, per permettere ai discendenti degli emigrati di riscoprire le proprie origini e per destagionalizzare l’offerta turistica, creando nuove prospettive di sviluppo».
I premiati e la giuria d’eccellenza
A vincere il titolo di Regina del costume tradizionale calabrese è stato il Comune di Castrovillari, che riceverà e custodirà per un anno la prestigiosa corona d’oro realizzata dai maestri orafi Spadafora. Il Premio storicità è andato a Caraffa di Catanzaro, il Premio creatività ad Acri (CS) e il Premio materiali a Tiriolo (CZ). Una menzione speciale è stata assegnata a Rizziconi (RC). A valutare i partecipanti è stata una giuria composta da figure di spicco nel panorama culturale e artigianale: Marcello Perrone, Giancarlo Spadafora, Vittoria De Luca e Domenico Caruso. La supervisione è stata affidata ad Anton Giulio Grande, presidente della Fondazione Calabria Film Commission e noto stilista.