Botulino a Diamante: al via le autopsie sulle due vittime
Gli accertamenti su Tamara D’Acunto e Luigi Di Santo per chiarire cause e responsabilità

Sono ufficialmente iniziate le operazioni per le autopsie relative alle due vittime del botulino a Diamante, dopo il conferimento degli incarichi da parte della Procura della Repubblica di Paola al team di consulenti. Gli accertamenti mirano a chiarire in maniera definitiva le cause dei decessi di Tamara D’Acunto, 45 anni, e Luigi Di Santo, 52 anni, entrambi intossicati dopo aver consumato panini con salsiccia e cime di rape acquistati da un food truck.
Due autopsie in sedi diverse
Il gruppo di esperti si è suddiviso in due squadre. Una parte del team opererà a Catanzaro per l’autopsia di Tamara D’Acunto. Prima dell’esame sarà necessario procedere alla riesumazione della salma, sepolta nel cimitero di Cirella, frazione di Diamante, dopo il funerale celebrato il 7 agosto.
L’altra squadra si occuperà dell’autopsia di Luigi Di Santo, in programma all’ospedale San Giovanni di Lagonegro, in provincia di Potenza. L’uomo era deceduto nei pressi dello svincolo autostradale del centro lucano mentre rientrava a casa in auto.
Gli specialisti coinvolti e il ruolo dell’Iss
Il pool di consulenti comprende esperti dell’Università Magna Græcia di Catanzaro e del Centro nazionale di riferimento per il botulismo dell’Istituto superiore di sanità. La procura, guidata da Domenico Fiordalisi e con il coordinamento del sostituto procuratore Maria Porcelli, prosegue le indagini per individuare eventuali responsabilità.
Gli approfondimenti proseguiranno anche sugli esami dell’Istituto superiore di sanità, che nei giorni scorsi ha confermato, tramite analisi di laboratorio, la diagnosi di botulismo nei primi tre campioni prelevati ai pazienti ricoverati all’ospedale Annunziata di Cosenza.