Il food truck sequestrato a Diamante
Il food truck sequestrato a Diamante

Sale il numero degli indagati nell’inchiesta sul focolaio di botulino che ha sconvolto la cittadina tirrenica. Sono ora dieci le persone finite sotto la lente della magistratura, tra cui sei medici, uno dei quali in servizio al 118. L’accusa è quella di possibili errori nella diagnosi e nella gestione dei primi casi. Una tragedia che ha già provocato due morti, Tamara D’Acunto e Luigi Di Sarno e oltre 15 ricoveri, alcuni dei quali in rianimazione.

Le autopsie sui corpi delle vittime saranno decisive per confermare se sia stato il batterio killer Clostridium botulinum a stroncare le loro vite. Ma le prime evidenze investigative non lasciano spazio a molti dubbi.

Contaminazione totale: “persino gli hamburger erano infetti”

Il rapporto dell’Istituto Superiore di Sanità parla chiaro, il furgone del food truck da cui è partito tutto era un ambiente saturo di contaminazione. Gli investigatori parlano di un livello di incuria agghiacciante: persino gli hamburger erano contaminati. Gli alimenti, secondo le indagini, sarebbero stati lasciati sotto il sole rovente, conservati in contenitori non idonei e privi di sistemi di refrigerazione.

Un comportamento che per i magistrati potrebbe costituire omicidio colposo plurimo. Il titolare del food truck è tra i principali indagati. Avrebbe trasformato una semplice paninoteca ambulante in una trappola mortale.

Diagnosi mancate e silenzi istituzionali

Le domande ora si moltiplicano, si poteva evitare tutto questo? I magistrati vogliono capire se i medici abbiano sottovalutato i sintomi iniziali dei pazienti, ritardando diagnosi e trattamenti. Un'indagine interna sta passando al setaccio referti, cartelle cliniche e tempi d’intervento.

Intanto, la comunità di Diamante resta sotto shock. Una serata di festa è diventata un incubo collettivo, con decine di persone in ospedale e due famiglie distrutte. La rabbia monta, e con essa la richiesta di giustizia. Il tempo degli errori e delle omissioni è finito, ora è il momento delle responsabilità.

Aggiornamenti ricoveri

Situazione clinica: salgono i ricoveri, monitoraggio costante dei pazienti

Due nuove persone sono state ricoverate all’ospedale di Cosenza a seguito di intossicazione da botulino, legata al focolaio causato dal consumo di panini provenienti da un food truck a Diamante. Si tratta di due ragazzi che presentano sintomi riconducibili al botulismo, ma con un quadro clinico stabile; per questo motivo sono stati posti in osservazione nel reparto di pediatria.

Situazione attuale dei pazienti ricoverati
 

Attualmente, sono 17 i pazienti ricoverati all’ospedale Annunziata di Cosenza. Di questi, cinque si trovano in terapia intensiva, cinque in pediatria e sette nei reparti di area medica. Tra i pazienti in terapia intensiva, tre mostrano segni di miglioramento, mentre due hanno un quadro clinico più complesso. Finora sono stati somministrati sette sieri anti-botulino ai pazienti ricoverati. Le autorità sanitarie continuano a monitorare attentamente la situazione per garantire il migliore trattamento e la sicurezza di tutti i pazienti coinvolti.