Calabria 2025: chi vincerà le Regionali? L’IA punta su Occhiuto, ma Tridico ci crede
Un algoritmo elettorale analizza sondaggi, trend e storia politica: centrodestra avanti, ma il campo largo prova a cambiare le regole del gioco. E se arrivasse una sorpresa?

Chi conquisterà la guida della Calabria nelle elezioni regionali del 5 e 6 ottobre 2025? L’interrogativo accende il dibattito, e anche l’intelligenza artificiale ha qualcosa da dire. Immaginiamo un algoritmo che, tra sondaggi, dati storici e umori social, elabora probabilità e scenari. Sul ring elettorale, i nomi noti non mancano: Roberto Occhiuto, governatore uscente del centrodestra, ha annunciato le dimissioni lo scorso 31 luglio per poi ricandidarsi con ben sette liste a supporto, tra cui Forza Italia, Fratelli d’Italia e Lega. Una mossa calcolata, che ricorda molto più un rimpasto strategico che un addio.
Il campo largo ci prova con Tridico: sfida vera o rincorsa impossibile?
Dall’altra parte della barricata, il centrosinistra prova a giocare la carta dell’unità con un volto nuovo per la Calabria: Pasquale Tridico, ex presidente dell’INPS ed eurodeputato, scelto come candidato unico da una coalizione che riunisce PD, M5S, AVS, +Europa, PSI e altri movimenti civici. Una proposta ampia e ambiziosa, letta dall’IA come un tentativo di “inversione di rotta”: un campo largo compatto, forse troppo eterogeneo, ma finalmente senza fratture interne. La partita potrebbe essere più aperta di quanto si pensi… se riusciranno a generare entusiasmo reale nel territorio.
Secondo l’IA, Occhiuto favorito. Ma lo scenario resta fluido
Sulla base delle simulazioni “elettorali”, l’IA attribuisce alta probabilità alla riconferma di Occhiuto, che già nel 2021 aveva ottenuto il 54,5% dei voti. Il “re dimissionario” appare ben saldo, con una macchina politico-elettorale rodata. Al campo largo spetta la sfida più dura: rendere la corsa competitiva e, magari, sorprendere. Infine, c’è l’ipotesi di un outsider o di una sorpresa dell’ultimo minuto, ma le chance restano basse, complice un sistema regionale storicamente stabile (qualcuno direbbe “immobile”). La previsione finale dell’IA? Una Calabria che cambia poco, ma attenzione ai segnali deboli. Perché in politica, anche gli algoritmi sanno che nulla è davvero impossibile.