Pasquale Condello
Pasquale Condello

Questi nomi scolpiti nella storia criminale calabrese rappresentano i volti della forza, della violenza e dell’adattamento della 'ndrangheta. Da una struttura tribale a imprese globali del narcotraffico e dell’estorsione, il loro potere si è evoluto, riflettendo la capacità dell’organizzazione mafiosa di radicarsi e rigenerarsi nel tempo.

Pasquale Condello – “Il Supremo” della ’ndrangheta reggina

Pasquale Condello, soprannominato “Il Supremo”, è stato uno dei boss più influenti e spietati della 'ndrangheta. Latitante dal 1990 e arrestato nel 2008, veniva spesso definito il “Provenzano della Calabria” per la sua leadership carismatica e invisibile. Condannato all’ergastolo per associazione mafiosa, omicidi, traffico di droga ed estorsioni, è ritenuto il principale motore criminale dietro il Secondo conflitto di ’ndrangheta, che seminò sangue e terrore in provincia di Reggio Calabria.

Giuseppe e Gregorio Bellocco – Il potere nel porto di Gioia Tauro

La cosca Bellocco di Rosarno è da sempre tra le più potenti della regione. Gregorio Bellocco, latitante per quasi un decennio, è stato catturato nel 2005: capo incontrastato della 'ndrina, insieme al cugino Giuseppe esercitava un controllo sull’economia della Piana di Gioia Tauro, inclusi contratti portuali, estorsioni e traffico di droga.

Girolamo “Mommo” Piromalli – L’architetto del moderno potere mafioso

Storico boss della 'ndrina di Gioia Tauro, Girolamo Piromalli, detto “Mommo”, fu il cervello che trasformò la ’ndrangheta da organizzazione rurale in potente rete imprenditoriale. Nel triangolo con Antonio Macrì e Domenico Tripodo, deteneva un’influenza di primo ordine nel lungo periodo post bellico, imponendosi nel controllo degli appalti pubblici e della portualità.

Ernesto Fazzalari – Il latitante ricercato per vent’anni

Arrestato dopo quasi due decenni di latitanza, Ernesto Fazzalari era uno dei boss più pericolosi per lo Stato italiano. Condannato per omicidi, traffico di stupefacenti e armi, il suo arresto nel 2016 rappresentò un successo significativo nella lotta alla ’ndrangheta.

Pasquale Bonavota – Catturato dopo anni di fuga

Altro esponente di spicco, Pasquale Bonavota è stato arrestato nel 2023 dopo cinque anni di latitanza. Inserito nella lista dei criminali più pericolosi, era ricercato per omicidio e associazione mafiosa.

Gaetano Santaiti – Il boss pentito da Seminara

Capo della zona di Seminara, Gaetano Santaiti deteneva potere esteso anche oltre la Calabria, arrivando in Liguria, Lombardia e perfino in Turchia grazie ai suoi traffici. Arrestato nel 2001, diventò collaboratore di giustizia, contribuendo a far arrestare numerosi affiliati.