Ben tornati a tutti i miei lettori e buon lunedì, oggi degusteremo insieme un dolce tipico del periodo pasquale , sto parlando della pastiera napoletana.

 

È un dolce tipico di Napoli ma ormai si consuma in tutta Italia nelle festività pasquali , tante le faticanti che propongono chef e pasticceri , ma la versione tradizionale per me è la migliore.


 

Io voglio degustare con voi quella della Pasticceria 'la Principessa' che tra tutte quelle che ho degustato quest'anno è quella che ho gradito di più.


Come sempre iniziamo dalla vista , perfetta senza nessuna screpolatura nella parte superiore , ottima la cottura bella uniforme senza parti bruciate.


 

Il colore è quello tradizionale giallo oro bello intenso. Al taglio risultava morbida , la pasta sfoglia era compatta e non si è rovinata ma è rimasta integra , il ripieno era bello chiaro , si vedevano i canditi.

 

Alla vista mi ha convinto e come dico sempre se alla vista mi fa venire l'acquolina in bocca e la voglia di degustarla siamo già a metà dell'opera.

 

L'odore era gradevole , delicato ma spiccava la nota sgrumata , sinceramente mi aspettavo qualcosa in più ma ci sta. Adesso passiamo all'esame gustativo il più importante , in bocca risulta morbida ma la parte della pasta frolla è bella friabile e scioglievole , proprio come piace a me .

 

Buona la croccantezza donata dai canditi e dal grano che è più grossolano e non totalmente a crema, bravo al maestro pasticcere Luigi Preite per questa scelta , da me condivisa in pieno.

 

Ottima la ricotta usata , sicuramente la scelta è caduta su quella vaccina , poiché al palato l'ho sentita delicata e non invadente.
Nel complesso al palato mi risulta equilibrata e molto gradevole e per questo voglio anche darvi dei suggerimenti per abbinarla al meglio.

 

Io vi consiglio un buon passito rigorosamente calabrese , anche se la tradizione vuole un limoncello napoletano artigianale , ci sta bene anche un buon liquore realizzato con le noci a voi la scelta.

 

Se decidete di andarla a degustare mi raccomando fatemi sapere che ne pensate e se soprattutto la mia esperienza gastronomica è condivisa.

Vi ricordo che potete contattarmi sulla mia pagina Facebook personale Piero Cantore. Al prossimo articolo buona giornata.