Locri celebra la legalità: due barche a vela intitolate a Vincenzo Grasso e Francesco Fortugno
A prendere la parola, tra gli altri, l’assessore regionale al Lavoro, all’Ambiente e al Turismo Giovanni Calabrese

Una mattinata carica di emozione e significato quella vissuta oggi alla Lega Navale di Locri, dove si è svolta la cerimonia di intitolazione di due barche a vela, “Ezio” e “Cicci”, dedicate rispettivamente alla memoria di Vincenzo Grasso e Francesco Fortugno, vittime della criminalità organizzata. L’evento, inserito nel progetto nazionale “Mare di Legalità”, ha trasformato la costa ionica in un simbolo vivo di memoria, impegno e speranza.
Una cerimonia toccante
A prendere la parola, tra gli altri, l’assessore regionale al Lavoro, all’Ambiente e al Turismo Giovanni Calabrese, già sindaco della città locrese, che ha ricordato con commozione il valore umano e civile dei due uomini a cui sono state intitolate le imbarcazioni:
“È stato davvero toccante assistere a questa cerimonia – ha dichiarato – un passaggio dagli anni bui e tristi ad un mare di legalità. La memoria ci aiuta a ricordare chi ha vissuto con onestà e coraggio: è il nostro modo più autentico di onorarli e preservare la loro eredità”.
L’assessore ha sottolineato come Francesco Fortugno e Vincenzo Grasso, pur appartenendo a contesti diversi, siano accomunati dalla stessa integrità morale e dallo stesso spirito di servizio verso la loro terra, strappati prematuramente all'affetto dei propri cari per mano mafiosa.
La cerimonia, carica di valore simbolico, ha visto la partecipazione di numerose autorità civili, militari e religiose, tra cui Maria Grazia Laganà, moglie di Fortugno, Stefania Grasso, figlia di Vincenzo Grasso, l’ammiraglio Donato Marzano, presidente nazionale della Lega Navale Italiana, il vescovo di Locri-Gerace monsignor Francesco Oliva e il sindaco di Locri Giuseppe Fontana.
Uno strumento di educazione per la legalità
Le imbarcazioni, confiscate al traffico illecito di migranti e successivamente affidate allo Stato, rappresentano oggi strumenti di educazione alla legalità, protagoniste della flotta della Lega Navale Italiana composta da 25 barche, ciascuna dedicata alla memoria di eroi civili. La campagna “Mare di Legalità”, avviata lo scorso 28 giugno da Ostia alla presenza del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, mira a restituire un significato nuovo e positivo a beni sottratti alla criminalità.
Un momento particolarmente toccante della giornata è stato l’imbarco dei bambini e ragazzi dei Punti Luce di San Luca e Platì, accompagnati da Save the Children. Un’immagine di futuro e speranza che ha profondamente colpito i presenti.
“Vedere quei giovani solcare il mare su barche simbolo di rinascita è stato un valore aggiunto per l’intero evento – ha aggiunto Calabrese – che ci ricorda quanto sia prezioso il nostro mare, risorsa da tutelare e valorizzare”.
La manifestazione si è così trasformata in un ponte tra memoria e futuro, legalità e comunità, dimostrando come anche dalle ferite più profonde possano nascere strumenti di cambiamento e bellezza. Un messaggio forte e chiaro, rivolto soprattutto alle nuove generazioni: un altro futuro è possibile, anche in Calabria.