Ernesto Fazzalari
Ernesto Fazzalari

Ernesto Fazzalari, nato nel 1969 a Taurianova, è una figura di vertice della ‘ndrangheta calabrese: guida, insieme ai parenti Zagari, la potente cosca Avignone‑Zagari‑Viola‑Fazzalari che controlla il territorio di Taurianova. Fu tra i protagonisti della sanguinosa faida locale (1989‑1991) che causò oltre 30 morti, tra cui quella di Giuseppe Grimaldi, il cui omicidio – con orrenda brutalità – culminò nel macabro tiro a bersaglio con la testa mozzata.

Latitanza e arresto: vent’anni nel bunker

Ricercato dal 1996 per omicidi, traffico di droga e mafia, Fazzalari fu considerato uno dei latitanti più pericolosi d’Italia, secondo solo a Matteo Messina Denaro. La sua cattura avvenne la notte del 26 giugno 2016 all’interno di un bunker nascosto tra le montagne dell’Aspromonte, dove si era rifugiato per oltre vent’anni. Durante l’arresto fu trovato armato e in compagnia di una donna.

Era il numero due nella lista dei latitanti

Condannato all’ergastolo nel processo per la faida di Taurianova (poi ridotto a 30 anni in appello), per quasi due decenni Fazzalari è stato nascosto tra i suoi, protetto da un codice d’omertà inviolabile e da complicità locali. Durante la latitanza venne utilizzato un bunker dotato di tunnel, vini pregiati e sigari cubani – simbolo dello status mafioso.

Fine della latitanza e nuove condizioni detentive

Arrestato nel 2016, Fazzalari fu sottoposto al regime detenuto speciale 41‑bis, prima nel carcere di Parma. Nel marzo del 2023, a causa di una grave forma di adenocarcinoma del pancreas, ottenne la detenzione domiciliare, riconosciuta dai tribunali come rispetto al diritto alla salute e alla dignità del detenuto.