Monitoraggio mare
Monitoraggio mare

Legambiente interviene con una nota ufficiale per chiarire il senso e i contenuti del monitoraggio svolto lungo le coste calabresi nell’ambito della campagna Goletta Verde. I dati diffusi, specifica l’associazione, non riguardano la balneabilità delle acque marine né esprimono alcun giudizio generale sulla qualità del mare. L’indagine si è concentrata su punti critici localizzati, in particolare foci di fiumi e canali, per verificare eventuali tracce di inquinamento microbiologico, spesso causato da depurazione carente o assente. Le etichette “inquinato” o “fortemente inquinato” si riferiscono esclusivamente ai singoli siti campionati, come indicato chiaramente nei report ufficiali, nelle tabelle e sulla mappa online.

Un’indagine scientifica complementare, non sostitutiva


L’associazione respinge al mittente le critiche mosse dalla Regione Calabria durante una recente conferenza stampa. Legambiente precisa che il proprio lavoro non intende sostituirsi ai controlli istituzionali, bensì integrare il quadro di monitoraggio esistente con una finalità informativa e di pressione civica. Stupisce, si legge nella nota, che si sia voluto confondere il senso dell’azione di Goletta Verde con quello degli obblighi previsti dalla normativa sulla balneazione, come se si trattasse della stessa cosa. “Equivocare – osserva Legambiente – significa voler strumentalizzare i dati, probabilmente per finalità politiche”.

Le vere domande da porsi sulla depurazione


Secondo Legambiente, il vero nodo resta quello strutturale: la cronica inefficienza del sistema depurativo calabrese, che da anni compromette fiumi e coste. La stessa associazione si chiede perché le autorità non effettuino campionamenti alle foci, come previsto dalla normativa. “Se la depurazione è davvero efficace, perché le analisi alle foci continuano a rivelare inquinamento?” – si domanda l’associazione. Piuttosto che negare l’evidenza, Legambiente invita a lavorare insieme per risolvere le criticità, nell’interesse dell’ambiente, della salute pubblica e dell’economia regionale legata al turismo.