Tridico a Soriano: “Sanità allo sfascio, servono concorsi e incentivi per i medici calabresi”
Il monito finale è stato chiaro: “Altrimenti avremo scatole vuote, ospedali magari ristrutturati con i fondi del Pnrr, ma senza personale per farli funzionare”

La sanità calabrese e la campagna elettorale per le regionali entrano nel vivo. Il candidato presidente del fronte progressista, Pasquale Tridico, ha attaccato duramente l’attuale governatore Roberto Occhiuto, parlando da Soriano Calabro al fianco del leader del Movimento 5 Stelle Giuseppe Conte.
“Penso che Occhiuto stia recuperando, era in svantaggio e penso stia recuperando – ha detto Tridico – ma deve impegnarsi di più, deve leggere meglio il nostro programma. Ha letto la parte sulle aree interne e si è inventato la boutade dei 100.000 euro per la rigenerazione di quelli che lui chiama borghi e che in Calabria abbiamo sempre chiamato paesi. Dovrebbe leggere soprattutto la parte che riguarda la sanità”.
“Dal piano di risanamento alla chiusura degli ospedali”
Secondo Tridico, il declino della sanità calabrese non è iniziato oggi: “Lo sfascio è partito con Scopelliti, nel 2010-2011, quando Occhiuto era complice di un piano di risanamento che in realtà è stato un piano di chiusura degli ospedali, ben 18 in tutta la regione. Prima c’erano centri di eccellenza, oggi non c’è nulla. E a fianco di questi ospedali smantellati, nascono cliniche private, anche di noti politici. Qui vicino, per esempio, è stato aperto un laboratorio di prelievi di un politico locale come Mangialavori. Tutto questo è inaccettabile”.
Il candidato progressista ha puntato il dito contro quello che definisce un modello sanitario “disequilibrato”, in cui la sanità pubblica arretra lasciando spazio a strutture private, mentre i cittadini calabresi continuano a vivere quotidianamente il dramma delle liste d’attesa e della mobilità sanitaria verso altre regioni.
Pnrr e reclutamento dei medici: “Così rischiamo scatole vuote”
Tridico ha poi collegato la crisi del sistema sanitario con le difficoltà di attuazione del Pnrr: “Il risanamento della sanità pubblica può ripartire anche grazie ai fondi europei, ma siamo in forte ritardo. L’ospedale di Soriano è un cantiere a cielo aperto e manca soprattutto il personale”.
Un passaggio critico riguarda il reclutamento dei medici cubani, arrivati in Calabria per sopperire alle carenze di organico: “L’idea era nobile, ma oggi scopriamo che stanno andando via perché non hanno incentivi adeguati, percepiscono un netto molto più basso rispetto al costo lordo che la Regione spende. Allora – ha proposto Tridico – facciamo una chiamata ai medici calabresi che lavorano in Italia e all’estero, offrendo le stesse risorse ma con incentivi veri: salario, casa, vitto e alloggio. Così possiamo organizzare concorsi e rendere strutturale e permanente il loro ritorno”.
Il monito finale è stato chiaro: “Altrimenti avremo scatole vuote, ospedali magari ristrutturati con i fondi del Pnrr, ma senza personale per farli funzionare”.
Un attacco frontale che conferma come la sanità sarà uno dei terreni principali di scontro nella campagna elettorale calabrese.